Differenze tra le versioni di "Astronomia e Astrologia di Faerun"

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== Le origini nei Forgotten ==
 
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L'astrologia è stata praticata dalle genti del Faerun sin dall'alba dei tempi.
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L’astronomia è stata praticata dagli abitanti di [[Faerûn]] fin dall’alba dei tempi. Dagli [[Elfi|elfi]], agli [[Umani|umani]] e fino agli [[Orchi|orchi]], ogni razza (ed anche ogni gruppo sociale) ha le proprie '''stelle, costellazioni''' ed i miti ad esse correlate. Anche (forse sorprendentemente) i nani sotterranei riconoscono le immagini dei cieli notturni.<br>
Dagi elfi agli umani fino agli orchi, ogni razza ha le proprie costellazioni accompagnate dai propri miti. Perfino (un pò sorprendentemente) i nani del sottosuolo riconoscono delle immagini nei cieli notturni sopra le loro teste...
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Per quanto riguarda gli [[Umani|umani]] di [[Faerûn]], l’arte dell’astronomia rimanda all’antico impero di [[Raurin]]. Sebbene non siano stati i primi umani a guardare il cielo notturno e a riconoscervi delle immagini (tale onore va sicuramente ai primitivi abitanti delle caverne), gli Imaskari furono i primi ad identificare i pianeti visibili e a stabilire un insieme di costellazioni (infatti, essi credevano fortemente nell’astrologia, come arte di conoscere i segni ed i portenti nascosti nelle stelle e nelle costellazioni, cosa abbastanza sorprendente per una nazione che negava l’esistenza del potere degli dei). Si ritiene che gli Imaskari ottennero buona parte delle loro conoscenze astronomiche dagli elfi del Sud, nonché dai contatti con la cultura orientale di [[Kara-Tur]]. I contemporanei degli Imaskari abitanti a nord, i potenti abitanti di [[Netheril]], vennero a conoscenza della magia concessa a coloro in grado di viaggiare tra le stelle e pensarono che un approccio scientifico ai cieli avrebbe prevenuto una frivola ed inutile osservazione del cielo.<br>
 
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Dopo la caduta degli Imaskari, le loro osservazioni astronomiche vennero tramandate ai loro discendenti, i sacerdoti dell’impero [[Mulhorand]]. In realtà, è proprio attraverso i Mulhorandi che la maggior parte degli abitanti di [[Faerûn]] ottenne le costellazioni (sebbene in ogni cultura esse siano state chiamate in un modo diverso ed attribuite ad altre persone per adattarle ai propri bisogni). Nei tempi moderni, l’astrologia si è diffusa ovunque su [[Faerûn]], mentre lo studio scientifico dell’astronomia è diminuito costantemente; attualmente, è praticato quasi esclusivamente dai maghi e dai chierici di [[Selune]]. Comunque, l’aumento dei contatti con le società di [[Zakhara]] e [[Maztica]] (entrambe molto sviluppate nello studio dell’astronomia) sta riaccendendo in [[Faerûn]] l’interesse per lo studio dei cieli.<br>
Per gli umani del Faerun, la pratica dell'astrologia risale agli antichi imperi di Raurin. Essi non furono i primi però a osservare delle costellazioni (tale onore va ai loro antenati primitivi), il ceppo umano degli Imaskari fu invece il primo che identificò i pianeti visibili e stilò un codice di costellazioni. Si ritiene che molto di ciò che gli Imaskari appreserò fu però dovuto alle conoscenze degli elfi del Sud, come anche i contatti con le lontane culture del continente di Kara-tur. I discendenti degli Imaskari del Nord, l'impero Netherese, conobbero incanti tali che gli permisero di avere un'approccio scientifico col movimento di tali astri.
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Sotto sono elencate alcune delle stelle, delle costellazioni, ed altri corpi celesti che adornano l’affollato cielo di [[Faerûn]]. Un argomento piuttosto complicato è il fatto che ogni razza ed ogni società all’interno della razza, ha i propri nomi e miti associati alle costellazioni. I nomi più comuni sono elencati sotto, in ordine alfabetico.
 
 
Dopo la caduta dell'impero gli studi furono continuati dai superstiti, ovvero i sacerdoti dell'impero Mulhorandi ed è proprio grazie a loro che il resto del Faerun conobbe le varie costellazioni (che spesso vennero rinominate a seconda di luoghi e cultura) infatti tutt'oggi l'astrologia è una pratica ampiamente diffusa per i Reami. L'astronomia invece è invece maggiormente praticata da maghi e chierici seluniti, anche se, aumentando ultimamente i contatti con i popoli di Matzica e Zakhara (entrambi molto competenti in astronomia) pare che questi interessi si stiano risvegliando...
 
  
 
== Costellazioni e Stelle ==
 
== Costellazioni e Stelle ==

Versione attuale delle 09:18, 30 mar 2009

Le origini nei Forgotten

L’astronomia è stata praticata dagli abitanti di Faerûn fin dall’alba dei tempi. Dagli elfi, agli umani e fino agli orchi, ogni razza (ed anche ogni gruppo sociale) ha le proprie stelle, costellazioni ed i miti ad esse correlate. Anche (forse sorprendentemente) i nani sotterranei riconoscono le immagini dei cieli notturni.
Per quanto riguarda gli umani di Faerûn, l’arte dell’astronomia rimanda all’antico impero di Raurin. Sebbene non siano stati i primi umani a guardare il cielo notturno e a riconoscervi delle immagini (tale onore va sicuramente ai primitivi abitanti delle caverne), gli Imaskari furono i primi ad identificare i pianeti visibili e a stabilire un insieme di costellazioni (infatti, essi credevano fortemente nell’astrologia, come arte di conoscere i segni ed i portenti nascosti nelle stelle e nelle costellazioni, cosa abbastanza sorprendente per una nazione che negava l’esistenza del potere degli dei). Si ritiene che gli Imaskari ottennero buona parte delle loro conoscenze astronomiche dagli elfi del Sud, nonché dai contatti con la cultura orientale di Kara-Tur. I contemporanei degli Imaskari abitanti a nord, i potenti abitanti di Netheril, vennero a conoscenza della magia concessa a coloro in grado di viaggiare tra le stelle e pensarono che un approccio scientifico ai cieli avrebbe prevenuto una frivola ed inutile osservazione del cielo.
Dopo la caduta degli Imaskari, le loro osservazioni astronomiche vennero tramandate ai loro discendenti, i sacerdoti dell’impero Mulhorand. In realtà, è proprio attraverso i Mulhorandi che la maggior parte degli abitanti di Faerûn ottenne le costellazioni (sebbene in ogni cultura esse siano state chiamate in un modo diverso ed attribuite ad altre persone per adattarle ai propri bisogni). Nei tempi moderni, l’astrologia si è diffusa ovunque su Faerûn, mentre lo studio scientifico dell’astronomia è diminuito costantemente; attualmente, è praticato quasi esclusivamente dai maghi e dai chierici di Selune. Comunque, l’aumento dei contatti con le società di Zakhara e Maztica (entrambe molto sviluppate nello studio dell’astronomia) sta riaccendendo in Faerûn l’interesse per lo studio dei cieli.
Sotto sono elencate alcune delle stelle, delle costellazioni, ed altri corpi celesti che adornano l’affollato cielo di Faerûn. Un argomento piuttosto complicato è il fatto che ogni razza ed ogni società all’interno della razza, ha i propri nomi e miti associati alle costellazioni. I nomi più comuni sono elencati sotto, in ordine alfabetico.

Costellazioni e Stelle

La lista seguente tratta di alcuni esempi di stelle e costellazini che risplendono nelle notti Faeruniane. Molti dei nomi dipendono dalle culture e dalle razze che vedono negli astri un loro eroe o mito. Qui le più comuni in ordine alfabetico:

Angharradh

Questa costellazione femminile è quella di maggior importanza per gli elfi d'argento di Faerun, infatti ritengono che rappresenti la divinità trina di Angharradh. Per gli umani, la costellazione ha molta meno importanza ed è conosciuta come Velessea, una potente strega famosa nel Nord per le sue battaglie contro orde di goblinoidi e per l'aiuto che spesso dava ai viaggiatori.

Caltrop

Questa costellazione è formata da tre linee convergenti di stelle, ognuna di esse con un grappolo di stelle all’estremità esterna. Il punto dove le tre linee si uniscono indica l’est. Per gli umani, queste stelle sono anche conosciute come le "Frecce degli Dei", o "L’indicazione del Sole". Gli elfi chiamano questa costellazione "Adarivael", e l’hanno consacrata a "Solonor Thelandira". I nomadi dell’Anauroch la chiamano, invece, "Frecce di At'ar", e credono che si tratti di tre frecce lanciate dalla dea del sole, per sgomberare e segnalare il suo percorso (dato che il sole sorge qui).

Cassima

Conosciuta anche come Uccello del Paradiso, o la Fenice. Sebbene abbia origini elfiche, gli umani hanno adottato la storia di Cassima, una giovane vergine imprigionata da una strega malvagia che venne bruciata dopo essere stata impalata. Prima di morire, una dea (Hanali Celanil per gli elfi, più spesso Selune o Lliira per gli umani) la raggiunse e la trasformò in una Fenice, un uccello di fiamma, e, dopo la sua morte, risorse e raggiunse gli dei nel cielo.

Cintura di Belnimbra

Una stringa di cinque stelle. Si tratta di una delle più antiche costellazioni su Faerun. Il Nome ricorda la leggenda della prima donna trasformata in cigno, e di come successivamente il dio Lathander le diede la caccia. La costellazione è nota come Cintura di Ishtar nell'Unther e Mulhorand, e gli halflings sono soliti aggiungere a questa due stelle vicine e chiamarla "La pipa". Per gli Elfi, le cinque stelle sono note come le "Lacrime di Corellon", e hanno una storia più oscura: credono infatti che queste siano le lacrime reali di dolore versate dal dio quando Lolth corruppe molti elfi trasformandoli in drow. Altre leggende elfiche affermano inoltre che queste stelle diventarono rosso-sangue durante la caduta di Myth-Drannor.

Correlian

Ben tredici stelle formano la costellazione autunnale di Correlian. Presso gli elfi della luna, l’apparizione di questa costellazione segna la morte dell’estate ed ha un grande significato religioso, specialmente nelle fortezze elfiche presso Evereska. Per gli uomini e gli elfi d’oro, l’altra costellazione autunnale del Buffone/Ballerino è più importante, tuttavia, dato che un numero crescente di seguaci di Eilistraee reclama il Ballerino come propria costellazione, parecchi elfi d’oro del continente preferiscono scegliere la costellazione di Correlian, per evitare di essere accomunati ai "concetti dei drow".

I Doppi Pugnali

Collocata nei cieli ad ovest, questa costellazione è formata da due gruppi confusi di stelle bianco-azzurre , che sembrano due falci affiancate o come archi nel cielo che puntano verso il basso. L’ovest si trova esattamente a metà tra i due archi - diretto "proprio tra gli occhi." Nella zona nord della Costa della Spada, i Pugnali sono conosciuti come "Gli Occhi della Donna Vigile", mentre nelle Terre Centrali Occidentali gli uomini ne parlano dicendo "dove Selune osserva." Presso i Bedine dell’Anauroch, i Pugnali sono conosciuti come "I Due Jambiya", o gli "Occhi di Elah". In modo simile, gli elfi chiamano questa costellazione "Gli Occhi di Uelaereene" (riferendosi all’antica Regina Uelaereene di Evermeet), mentre gli halfling di Luiren uniscono i due archi e li chiamano Il Gabbiano.

Ieriyn (La Stella del Marinaio)

E’ la più luminosa stella nei cieli, sempre più sfolgorante delle sue sorelle, la Stella di Mystra. Il suo nome deriva dal fatto che è sempre stata utilizzata dai naviganti per l’orientamento durante le ere. Posta sopra il polo nord di Faerun, durante la notte Ieriyn non sorge né tramonta, ma sembra sempre incollata nello stesso punto del cielo. Così, in ogni momento della notte si può vedere la Stella del Marinaio, sempre posta a Nord. Se una nave si perde, i marinai possono sempre ritrovare la rotta guardando Ieriyn. Ovviamente, la Stella del Marinaio è sacra presso i Seluniti, e onorata dai marinai di Faerun. Comunque, l’uso della stella come mezzo d’orientamento non è limitato alla navigazione sui mari, ma anche i viaggiatori e i seguaci di Shaundakul utilizzano la stella per i viaggi sulla terraferma.

Il Buffone

Questa costellazione brilla luminosa nel mese di Eleint, specialmente verso il giorno di granraccolto. E’ conosciuta come il Buffone presso gli umani e gli halfling; gli elfi, invece, chiamano questa costellazione il Ballerino, e negli ultimi anni è stata associata ad Eilistraee, la vergine oscura (almeno nelle terre centrali. Ad Evermeet, sembra che gli elfi abbiano reagito violentemente al fatto che il Ballerino sia stato "corrotto" dai "concetti dei drow").

Il Corno

Si tratta di un gruppo di parecchie stelle disposte a V. presso le antiche culture primitive, il simbolo del corno rappresentava buoni auspici, benessere, e fertilità. Quindi, si ritiene che il Corno derivi dai primi seguaci di Waukeen, specialmente nelle culture di Amn, Tethyr, e nelle Terre Centrali Occidentali. Presso gli elfi, il corno é conosciuto più poeticamente come il "Shansibal", la mitica Cornucopia, ed è consacrato dai sacerdoti di Aerdrie Faenya (in modo similare, gli halfling chiamano questa costellazione "Il Seno di Sheela", riferendosi alla divinità halfling delle feste, del divertimento e del romanticismo). In maniera più interessante, sia i nani che gli orchi si riferiscono a questa costellazione chiamandola "Il Pugnale", e la vedono più come un prodigio delle divinità della guerra. Presso gli orchi, in particolar modo, il Pugnale è sacro, ed è visto come la manifestazione di Ilneval, il dio della guerra.

Il Calice

Costellazione di minore importanza, questo gruppo di stelle a forma di calice è spesso associato nei testi antichi a "Chebelos" o all’"Odalin". Sebbene il significato di queste parole, che in origine si pensava fossero Raumathariane, sia andato perso, i testi indicano che il Calice una volta giocava un ruolo molto più importante nei cieli, almeno presso i popoli di quest’impero.

Il Cerchio delle Stelle di Mystra

Alto nel cielo a Nord si trova un imponente cerchio di grandi e luminose stelle al cui interno si trova la più assoluta oscurità (si dice, nelle fiabe dei bambini, che al centro dell’oscurità sia sospeso il Castello di Notte di Mystra). La direzione Nord è indicata dalla stella più luminosa il Sopracciglio, conosciuta anche come Alagairtha dai Bedine dell’Anauroch. Altri popoli dei Reami chiamano questa costellazione "La Corona del Nord", o solo La Fredda Corona. Alcuni credono che sia L’Occhio del Male, il Buco che Conduce all’Oscurità, o il Cerchio delle Monete (gettato nei cieli dagli dei, per prendersi gioco dei miseri umani). Alcune tribù Bedine credono che sia la tenda di N'asr, il luogo dove abita il Signore della Morte. Alcuni Bedine la chiamano il Cerchio delle Spade (le brillanti scimitarre dei Bedine che, morti, sono stati accolti da N'asr). Secondo gli astronomi elfici, un tempo, al centro del cerchio, si trovava una stella. Questa stella, conosciuta come N'landroshien (Oscurità nella Luce), si trova in alcuni antichi miti elfici sulla fine del mondo, ma non si vede nei cieli da millenni.

Il Leone/Il Lupo/Il Cane/Il Leopardo/Lo Sciacallo

Questa costellazione a forma di animale è conosciuta con nomi differenti dalla maggiorparte delle culture del Faerun. Nel Gulthmere, è conosciuta come "Nobanion", il grande Leone; nello Shaar, è il Leopardo; nel Nord, è comunemente associata a "Asglyn il Lupo", il fedele compagno di Gwaeron Windstorm. Per i Rashemi e gli Aglarondi, è il guardiano "Narnos il Cane"; nel lontano sud, nei Vecchi Imperi, è noto come "Ghastis", lo sciacallo selvaggio. Gli altri umanoidi non sembrano considerare la costellazione, e per questo motivo non gli ha un nome per loro. Tuttavia, per gli elfi, parte del Leone è usata per Elael, la Songsmith (una costellazione basata su un’antica favola elica riguardo un bardo che scrisse una canzone talmente pura e dolce che le divinità a suo confronto vennero umiliate).

Il Sopracciglio

E' la stella più brillante nella costellazione del Circolo Stellare di Mystra, essa indica direttamente il nord. I Beduini dell'Anauroch la conoscono come “Alagairtha”, richiamando in tal nome la leggenda di una fiera strega Beduina che si dice che abbia sfidato gli dei tempo fa, molto tempo fa, ed è stata imprigionata nei cieli come punizione; per preservare la sua bellezza mozzafiato ma tenendola congelata e indifesa per sempre.

Il Trono di Jansreene/l’Incudine

Questo gruppo di stelle è conosciuto come il Trono dagli umani, e prese il nome dalla leggendaria regina Jansreene di Asram. Presso i nani, la costellazione è conosciuta come l’Incudine, ed ha un grande significato religioso, specialmente in rapporto alla chiesa di Moradin. Si narra che una cometa passante nella costellazione dell’incudine circa nel -700 CV abbia annunciato la fondazione della nazione nanesca dei Delzoun. Nell’antica Narfell, il Trono era conosciuto come l’Altare, e rappresentava gli altari sui quali venivano offerti i sacrifici agli dei del male. Tale nome è ancora in suo presso i discendenti di tale popolo, i Nar, anche se i sacrifici non vengono più effettuati.

Il Tritone

Per gli esseri umani, questa figura è conosciuta come il Tritone, pricipalmente a causa del tridente che tiene nella sua mano sollevata (questa costellazione è nota anche a molte altre culture,bensì il nome sia diverso: nella regione intorno al mare di Alambar viene chiamata "Poseidon"; in Calimshan, "Bhalaene il Re di mare"; per la gente di Sossal, è "Ulutiu"). Gli elfi hanno chiamato questa costellazione "Profondo Sashelas", il dio degli elfi del mare. Le due stelle alla sinistra della costellazione hanno i nomi di Tilvadar e di Tambaun, come i due compagni delfini del dio elfico.

La Gorgone

Tra le città del Nord, la costellazione conosciuta come Gorgone è generalmente associata al mito dell’eroe Uthgar, che una volta uccise una grande Gorgone a mani nude, rendendo sicure le Frontiere Selvagge e permettendo al suo popolo di insediarvisi. Più a sud, la costellazione cambia leggermente, ed è conosciuta presso i nomadi di Shaar (ed attraverso di essi, in tutto il Sud) come il "Camaleonte", lo sfuggente imbroglione degli dei che eternamente infastidisce Uerdyl il Leone (la costellazione dello Spadaccino) come se lo seguisse nei cieli.

La Moneta del Re

E’ la splendente stella giallastra che forma il "pomello" della spada della costellazione dello Spadaccino. Si pensa per tradizione che in essa si trovi il futuro dei governanti di Faerun, e parecchie storie narrano della brillante luce della stella alla nascita di uno degli uomini di Faerun destinato ad avere successo (in realtà, il "vero" e poco conosciuto nome della stella, "Imadain", si crede provenga dall’antica Imaskari, e significhi "Stella Fortunata del Re"). Altre leggende raccontano che la stella sia sparita in seguito alla morte di alcuni grandi sovrani, il più famoso dei quali fu Faerlthann, il primo re del Cormyr. Negli ultimi anni, la Moneta del Re è diventata molto importante nella religione di Siamorphe, la dea dei nobili e della nobiltà, e i membri di tale fede hanno iniziato ad aggiungere il suo simbolo ai loro stemmi araldici, specialmente nella terra di Tethyr.

La Stella di Mystra

Una delle stelle più luminose del cielo, la cui luce azzurra si dice si sia rafforzata alla nascita di potenti maghi, incluso Ahghairon di Waterdeep. E’ forse l’unica costellazione o stella che mantiene il nome presso tutti i popoli (umani o semiumani).

Labraen

Più comunemente chiamata l’Arciere, questa costellazione è spesso vista come compagna dello Spadaccino, che fronteggia nei cieli notturni (una considerevole eccezione èrappresentata dalla popolazione del Thay, i cui miti affermano che l’Arciere è Rivalyn, un guerriero divenuto famoso per aver respinto la prima invasione Mulhorandi del Thay. Gli abitanti del Thay credono che Rivalyn sia impegnato in un’interminabile caccia nei cieli allo Spadaccino, chiamato Amentira dal nome del faraone che iniziò l’invasione. Gli elfi chiamano questa costellazione Labraen, ed ogni gruppo elfico sembra avere i propri miti e leggende riguardo ad essa.

Lo Spadaccino

Conosciuto anche come il Guerriero o la Sentinella, questa costellazione assume i medesimi tratti in tutte le culture di Faerun; lealtà, protezione, battaglia, libertà. Parecchie leggende e miti sono stati attribuiti allo Spadaccino durante i secoli, sebbene le più recenti tradizioni umane tendano ad associarla alle gesta di Torm o Tempus. Nelle Moonshae, lo Spadaccino è chiamato Cymrych Hugh, e si crede sia l’anima di un leggendario eroe, posto nei cieli dalla Madre Terra. In modo simile, gli elfi hanno parecchi miti riguardo allo Spadaccino; il più popolare è che lo Spadaccino fu Auranamn, il primo elfo, che combatté insieme a Corellon durante la grande battaglia contro Gruumsh. Sebbene Auranamn morì in tale battaglia, Corellon prese la sua anima e la pose nei cieli, in modo che potesse eternamente vegliare sugli elfi.

Maerilzoun

Il nome di questa costellazione a forma di serpente è antico, così antico che solo pochi saggi e astronomi ne conoscono le origini o il significato, mentre la maggior parte lo chiama semplicemente "Il Serpente". La costellazione fu così chiamata dagli abitanti dell'antica Raurin, prima che i potenti regni di Unther e Mulhorand nascessero. Nelle loro leggende, Maerilzoun era un enorme, malvagio serpente che sarebbe un giorno disceso dai cieli ai confini del mondo per divorare il sole (oggi, questa figura è conosciuta come Dendat il Serpente Notturno, un Elementale Maggiore Malvagio). Presso i nomadi dello Shaar, il Serpente è la divinità opposta ad Uerdyl, il Leone (rappresentato dalla costellazione dello spadaccino).

Nebulosa del Veliero

Questa nebulosa sembra un grande e colorato veliero. Le sue vele sembrano gonfiarsi spinte da un vento celestiale. Con un piccolo telescopio da marinaio é possibile vedere i remi sulle fiancate che si muovono in un infinito sforzo. E’ visibile per lo più durante l’autunno e all’inizio dell’inverno. La nebulosa del Veliero veleggia nei cieli in un’orbita molto lenta. Sono necessari circa 4000 mesi affinché compia una rivoluzione completa nei cieli. Questa nebulosa e la nebulosa spruzzo di colore non si sono mai viste insieme nello stesso cielo. La loro orbita intorno al sole è la stessa, ed anche il periodo di rivoluzione è il medesimo, ma esse si trovano nei due punti opposti di tale orbita.

Nebulosa Spruzzo di Colore

Questa Nebulosa assomiglia molto agli effetti di un incantesimo spruzzo di colore. Si tratta di un oggetto dalla forma di ventaglio che è possibile vedere principalmente in primavera e all'inizio dell’estate. I seguaci di Mystra credono che sia un segno della loro dea, come segno d’approvazione per l’uso della magia che lei fornisce. Il culto di Bane (ed in seguito Cyric) crede che la nebulosa rappresenti l’ira della loro divinità, che si stende lungo i cieli. Essi credono che ogni cosa attraversi tale zona venga completamente annientato.

Shaundral (la Stella alla Deriva)

Shaundral eccentrica tra i corpi celesti, è una stella dalla luminosità pulsante che sembra muoversi casualmente nei cieli, talvolta rimanendo nella stessa posizione per anni e quindi iniziando improvvisamente a muoversi lentamente verso un’altra posizione. Gli astronomi affermano che Shaundral non è un pianeta o un altro corpo solido, ma cosa sia realmente è ancora un mistero. Inoltre, sembra brillare più luminosamente quando una grande sventura o un disastro sta per cadere su Faerun, così speso è collegata alla Vergine della Sfortuna, con il nome secondario di Occhio di Beshaba (in modo simile, i Bedine dell’Anauroch attribuiscono la Stella alla Deriva a Shaundakul, lo Sleale Mostro delle Sabbie).

Stella di Osiris

Una delle stelle più abbaglianti dell’emisfero australe, Osiris non è visibile da chi vive nella parte nord del Mare delle Stelle Cadenti. Nelle credenze Mlhorandi, questa luce paradisiaca è il portale per il Reame dei Morti, attraverso il quale le anime dei deceduti si rialzano sotto la protezione di Osiris.

Tassabryl

Le leggende parlano di bella principessa di un regno di tanto tempo fa. Era considerata la donna più bella di tutto il Faerun: questa creatura inutile ed impetuosa osava vantarsi di essere ancor più bella che Sune, dea dell’amore e di bellezza. Per punire la folle umana, Sune la maledì: la donna era ancora ritenuta bella da chiunque la vedesse, tranne che da colui che amava veramente, che l’avrebbe trovata spaventosa e orribile. Alla fine, dopo essere stata rifiutata dall’uomo che amava, la principessa si gettò nel mare per non essere mai più guardata. Le persone particolarmente inutili o pazze (specialmente donne) sono chiamate ancora oggi in determinate parti di Faerun " Figlie di Tassabryl'."

Ulazimir/Iziaslau/Rahnieda

Un gruppo di tre stelle conosciute insieme come Il Cammino del Mago. Sebbene il nome della costellazione (e, in minor modo, i nomi delle singole stelle), sia passato nella comune tradizione di Faerun, si ritiene che la sua origine sia da cercarsi ad est, nelle terre di Rashemen e nell’antica Raumathar. I miti di tali terre contengono parecchie storie riguardanti le Tre, che si dice fossero tre potenti maghi che vagavano nel mondo, sia difendendo le persone dai mostri, dai briganti, e dagli altri nemici, sia dispensando saggezza e consigli ai governanti locali.

Uruath

Il sud del cielo desertico dell’Anauroch è segnato da una zigzagante linea di stelle che "striscia" lungo l’orizzonte, da ovest ad est, con una "testa" formata da un luminoso grappolo di stelle, e terminante con una curva "coda" di stelle. Presso i Bedine, questa costellazione è conosciuta come il Serpente delle Sabbie, Uruath, "Colui che Inghiotte." Gli abitanti del deserto credono che si tratti di una creatura selvaggia, più vecchia degli dei, e che ingoia montagne, alberi, e prati per creare il deserto, lasciando solo sabbia al suo passaggio. La sua presenza nei cieli a sud, secondo quanto credono la maggior parte dei Bedine, significa che il deserto continuerà ad espandersi verso sud, divorando e aprendosi una strada nelle terre selvagge. Gli altri abitanti di Faerun non sono in grado di scorgere chiaramente tale costellazione; dato che non si trova nel loro orizzonte per la maggior parte del tempo, è immersa in un groviglio di costellazioni minori, e non viene pensata come un’unica costellazione. In Tunland, Cormyr, Iriaebor, e Westgate, comunque, viene riconosciuta come una formazione di stelle che indica il "sud," ed è conosciuta rispettivamente come Faeraula, la Spada del Sud, i Fuochi del Sud, e il Fulmine.

Y'landrothiel (La stella dei Viaggiatori)

E’ il nome elfico di Ieriyn (la Stella delMarinaio). Si crede che gli uomini appresero l’arte della navigazione dal popolo dei semiumani del Nord.

Y'tellarien (La Stella Lontana)

Nessuna informazione disponibile.

Zodiaco

Vi sono poi altre costellazioni, diffuse per lo più tra gli umani, che vengono associate a vari periodi dell'anno facendo si che i nati sotto queste stelle, secondo convinzioni astrologiche, siano più propensi a certe inclinazioni piuttosto che altre... Ovviamente sono soltanto dicerie da zingara ma i più si guardano bene dall'insultar l'antico sapere delle stelle.

SEGNO DEL BEHOLDER Dal 21 Ches al 20 Tarsakh

Pieni di curiosità e attenzione, guidati da una ricerca senza fine per le novità e lo spettacolo, i nati sotto il segno del beholder sono i perfetti osservatori. Sono affascinati dai segreti e sono abili nel risolvere gli enigmi, a volte sembrano distaccati da ciò che hanno intorno e dai sentimenti degli altri. Sono delle fantastiche conoscenze, una fonte inesauribile di storie interessanti e aneddoti divertenti, ma hanno molta difficoltà nel credere nel prossimo, con il risultato che solo raramente costruiscono più di una manciata di amicizie profonde e durature. Pietra Portafortuna: La Tormalina

SEGNO DELL'ARPIA Dal 21 Tarsakh al 20 Mirtul

I nati sotto il segno dell'arpia sono affascinanti e portati alle interazioni sociali, inoltre uniscono l'arte della politica con il talento di un venditore nato. Vedono il mondo non per quello che è, ma come dovrebbe essere, e molto spesso applicano la loro predisposizione a manipolare gli altri per conformare gli eventi al loro gusto. Hanno molti amici e contatti, tutti sicuri di avere un posto importante nel loro cuore, e visto che vogliono che gli altri abbiano una buona opinione di loro, lavorano molto duramente per rispettare le loro aspettative. Comunque, nei momenti di frustrazione, esce fuori il loro lato oscuro con delle terribili invettive, in cui colpiscono tutti quelli che stanno loro intorno. Pietra Portafortuna: Lo Zaffiro Stellato

SEGNO DELL'ETTIN Dal 21 Mirtul al 21 Kythorn

Incostanti e mutevoli, i nati sotto questo segno sembrano spesso in lotta con loro stessi. Un momento sono capaci di grande tenerezza, e subito dopo di una crudeltà spaventosa, molto spesso la loro anima sembra tagliata in due. Sono drammatici, eccitabili e passionali, e nessuno sperimenta le gioie e i dolori della vita altrettanto profondamente come loro. La loro natura impulsiva li rende un vero magnete per gli amici come per i nemici, e sia che stiano dando la loro ultima fetta di pane a un mendicante lungo la strada o che stiano affrontando un bullo e i suoi dieci amici in una taverna, lasciano sempre che sia l'istinto, piuttosto che la logica, a guidare le loro azioni. Pietra Portafortuna: L'Opale

SEGNO DELLA DRIADE Dal 22 Kythorn al 22 Flamerule

Amanti dei tranquilli piaceri della casa e degli amici, tutti coloro che nascono sotto questo segno uniscono una straordinaria lealtà personale con una ristretta indifferenza per il mondo esterno. Perfettamente consapevoli del tempo che passa, tendono a evitare le grandi cause, preferendo dedicare la propria vita agli amici, alla famiglia e alla comunità. Gli altri si trovano spesso spiazzati dalla loro mancanza di curiosità, dall'abilità pragmatica di trovarsi davanti a una porta, cioè un'opportunità, e rifiutarsi di aprirla, evitando di rischiare ciò che hanno per ciò che potrebbero avere. Quando invece sul piano della bilancia c'è qualcosa di personale, come difendere una persona cara o la loro casa, diventano come l'acciaio, il più implacabile e determinato nemico che si possa immaginare. Pietra Portafortuna: La Perla

SEGNO DELL'UCCELLO STIGEO Dal 23 Flamerule al 23 Eleasias

I nati sotto questo segno sono determinati e dediti completamente alla propria causa, ai propri cari o alle proprie debolezze, e ciò li porta a sentire sempre un vuoto dentro, che desiderano disperatamente riempire. Un aspetto della loro vita prende il sopravvento su tutto il resto spingendoli a una costante ricerca, portata avanti con un istinto quasi da predatore. Eroe, criminale, peccatore, santo sono termini senza significato per i nati sotto questo segno, che perseguono il loro obiettivo con spietata determinazione e attenzione ai dettagli. Questa fame, sia essa per la gloria, per il gusto di provare nuove esperienze, per il buon cibo, per la conoscenza o per qualunque altra cosa esista al mondo, li strappa fuori dal letto ogni mattina e li spinge avanti, finchè gli occhi sono troppo stanchi per restare ancora aperti. Pietra Portafortuna: Lo Smeraldo

SEGNO DELLA VIVERNA Dal 24 Eleasias al 22 Eleint

Il segno della viverna crea veri spiriti liberi, dei girovaghi amanti del rischio, la cui vita è una ricerca continua di novità e di nuove esperienze. I nati sotto questo segno evitano la routine e gli impegni. Pensare al futuro e fare piani a lungo termine unisce la noia al terrore. Preferiscono giocarsi tutto su un singolo tiro fortunato, in battaglia come nella vita. Rischiare tutto significa vincere tutto. Pietra Portafortuna: Lo Zaffiro

SEGNO DEL DRAGONE Dal 23 Eleint al 22 Marpenoth

Consapevoli della propria magnificenza e consci del loro destino unico nel suo genere, i nati sotto il segno del dragone sono delle persone spinte all'egoismo, eppure il loro desiderio d'impossessarsi di ciò che ritengono loro spesso li porta a costruire un mondo migliore. Possiedono un'energia straordinaria e una mente vivace e inventiva, che usano senza sosta per creare ed espandere il proprio regno personale. Hanno bisogno di qualcosa da controllare e sentire come proprio, che sia un'impresa, o una famiglia o anche un gruppo di avventurieri. Devono essere a capo di una parte della propria vita per sentirsi realizzati. Nonostante questa sete di potere però, raramente si comportano come tiranni e in verità spesso passano molte notti insonni a cercare di migliorare il gruppo che li segue. Pietra Portafortuna: L'Ambra

SEGNO DELL'UNICORNO Dal 23 Marpenoth al 22 Uktar

I nati sotto il segno dell'unicorno sono aggressivi e diretti, dei veri eroi naturali anche se la loro difficoltà nel capire le sfumature della vita e di scendere a compromessi a volte li trattiene. Vedono il mondo in termini semplicistici: bene e male, bianco e nero, giusto e sbagliato. Gli altri ammirano la loro lealtà e l'importanza che danno al dovere e al sacrificio personale, ma la loro incapacità di trovare delle vie di mezzo li lascia spesso frustrati. A causa della propria risolutezza, che li porta a preferire di affrontare direttamente piuttosto che aggirare un ostacolo, li rende dei pessimi diplomatici i strateghi. Eppure la loro innata civiltà e schiettezza gli fa conquistare molti amici. Pietra Portafortuna: Il Topazio

SEGNO DELL'IDRA Dal 23 Uktar al 22 Nightal

I nati sotto questo segno sono ottimisti e resistenti, sono le persone più determinate che sia possibile immaginare. Niente è in grado di buttarli giù per molto tempo, tendono a rialzarsi anche dopo la delusione più tremenda e a tornare fiduciosi e vigorosi come sempre. Sin dalla tenera età hanno ricevuto elogi per il loro atteggiamento positivo, la loro abilità di trovare il lato positivo in ogni cosa. Si sforzano di sorridere in faccia a ogni avversità, a mostrare sempre il lato di sè che meglio descrive la loro immagine. Pietra Portafortuna: Il Diamante

SEGNO DELLA CHIMERA Dal 23 Nightal al 20 Hammer

Dolci e amichevoli, i nati sotto il segno della chimera sono persone dotate di un dono per trovare consensi e unità anche tra i gruppi più diversi. Sono dei mediatori nati e degli abili diplomatici, possiedono un istinto naturale per scoprire i bisogni degli altri e riuscire a soddisfarli. Alcune persone non sopportano la loro tendenza a ficcare il naso nei loro affari, ma l'indole amichevole dei nati sotto questo segno e il desiderio genuino di aiutarli di solito finisce per convincerli. Anche se non sono alla ricerca di potere e autorità, quando la raggiungono devono assicurarsi di non perdere di vista il quadro generale nella loro ricerca per l'armonia. A volte non è possibile trovare un comportamento; come dice il proverbio, "un lupo e una madre non si troveranno mai d'accordo sulla parte del figlio che il lupo si possa mangiare". Pietra Portafortuna: L'Ametista

SEGNO DEL KRAKEN Dal 21 Hammer al 19 Alturiak

Dilettanti con un piano per ogni eventualità, i nati sotto il segno del Kraken sono dei tattici e dei cospiratori naturali. La loro visione della vita è quella di un gioco elaborato dove i pezzi hanno una mente propria. La metà del divertimento sta nello scoprire come farli muovere secondo la propria volontà. Tendono ad avere molti interessi, estendendo la propria portata ( i loro tentacoli, se vogliamo) attraverso la comunità. formando una fitta rete di contatti e associati. In pochi, e molto raramente, riescono a comprendere la vera portata della loro influenza. Pietra Portafortuna: L'acquamarina

SEGNO DEL BASILISCO Dal 20 Alturiak al 20 Ches

Tristi e spesso depressi, i nati sotto questo segno si aspettano sempre il peggio, eppure questo dona loro una capacità di previsione sorprendente. Duri come le rocce, gli altri trovano molto difficile far cambiare loro opinione, e la loro tendenza a serbare rancore e cercare vendetta per gli sgarbi, anche solo immaginati, persino molti anni più tardi, porta le persone a tenere a distanza quanti sono nati sotto questo segno. Comunque la loro tenacia, il buon senso innato e la capacità di risolvere i problemi li rende spesso le persone a cui gli altri si rivolgono nei momenti di crisi. Pietra Portafortuna: Il Rubino

Pianeti vicini

Dei sette pianeti in orbita intorno al sole di Toril, gli abitanti del pianeta possono vederne quattro nel cielo notturno (in realtà, per la maggior parte delle persone questi quattro pianeti sono tutto quello che esiste, tuttavia ci sono maghi ed astronomi che conoscono la verità sull’argomento). Si crede che gli abitanti di Netheril furono i primi a dare i nomi ai pianeti (grazie ai loro contatti con lo spazio), e che questi nomi si siano diffusi nel resto di Faerun. Un giorno durante la preistoria di Faerun questi quattro pianeti, apparentemente a causa del loro colore, vennero associati ai quattro elementi e, in seguito, alle quattro divinità elementali (Akadi, Grumbar, Ishtishia, e Kossuth). Sebbene questo sia vero anche attualmente (per quanto riguarda umani ed halfling, almeno), alcune culture hanno associato ad essi le loro divinità e leggende. Di seguito sono elencati i pianeti:

  • Anadia (Kossuth): di colore rossastro, spesso associato con Garagos (dagli umani). Gli orchi lo chiamano l’occhio di Gruumsh, e credono che, alla fine del mondo, l’occhio purificherà Faerun con una pioggia di fuoco, lasciando solo gli orchi a dominare. Gli elfi chiamano il pianeta Anadia Uluemyn, e gli associano il dio Solonor Thelandira.
  • Coliar (Akadi): di colore bianco-bluastro. Gli elfi lo chiamano Luridel, e gli associano Erevan Ilesere.
  • Karpri (Ishtishia): di colore blu-verde. Gli elfi lo chiamano Ochael, e gli associano Rillifane Rallathil.
  • Chandos (Grumbar): di colore tendente al marrone. Gli elfi lo chiamano Iaras, e gli associano Labelas Enoreth.
  • Glyth
  • Garden
  • H’Catha

Fonti

Questi testi sono raccolti da Aja che li ha presi da vari interventi in libri di ambientazione e spunti sui forgotten.