Differenze tra le versioni di "Dhaos-Dhar Azyr"

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* [http://faerunslegends.forumcommunity.net/?t=9126114 La cartomante] / [http://www.m4d.it/forum/showthread.php?t=8454 Luce e Tenebra]: Dopo la profezia di una probabile cialtrona, Dhaos inizia a vivere ciò che gli accade con inquietudine ... basteranno le avventure con i Corvi e la dolcezza di Serina a fargli dimenticare l'oscuro passato?
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* [http://faerunslegends.forumcommunity.net/?t=9126114 La cartomante] / [http://www.m4d.it/forum/showthread.php?t=8454 Luce e Tenebra]: Piccole fiammelle illuminano l'oscuro passato di Dhaos ...
  
 
* [http://www.m4d.it/forum/showthread.php?t=9888 Pala e Cannocchiale]: Cronache di una campagna di reclutamento discreta.
 
* [http://www.m4d.it/forum/showthread.php?t=9888 Pala e Cannocchiale]: Cronache di una campagna di reclutamento discreta.
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* [http://www.m4d.it/forum/showthread.php?t=24937 Ombre sul Damara]: Una spedizione per far luce su voci riguardo esperimenti necromantici ...
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* [http://www.m4d.it/forum/showthread.php?t=24754 Non siamo diversi da loro.]: Dissidi morali sui Corvi d'Argento.
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* [http://www.m4d.it/forum/showthread.php?t=5920 Il Corvo Rosso]: Un contrabbandiere da fermare.
  
 
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Versione delle 13:51, 4 apr 2008

dhovv3.jpg
Ritratto Ingrandito

Descrizione

Un bel ragazzo di circa 20 anni, occhi verdi e capelli corti neri, pesa intorno ai 60kg ed è alto 1,80 circa. Ama indossare abiti ricercati, vantando un certo gusto nel vestire, ed ha una certa fissazione per la pulizia, per quanto non lo dia mai a vedere. Non sono rare le volte che, dopo un'avventura, trascorre ore in acqua per poi cospargere la pelle di unguenti profumati. Ha un'aria misteriosa, per certi versi affascinante, dovuta probabilmente al fatto che parla poco di se nonostante sia un abile conversatore. Cerca sempre di sdrammatizzare le situazioni, tanto che le sue battute possono sembrare fuori luogo. Dopo il suo recente viaggio a Calimport per non meglio identificate ragioni, sembra essere diventato più riflessivo, probabilmente anche più serio nonostante non lo ammetterebbe facilmente. A tratti filosofo, a tratti compagno di bevute, chi lo conosce da tempo dice che Serina ha avuto uno strano effetto su di lui ... forse per compensare si sta responsabilizzando ... provate ad offrirgli una birra ora! C'è chi dice che sia un bene, chi dice il contrario ...

Storia

Dhaos nasce a Ordulin il 13 Elesias 1357 in una meravigliosa giornata, e viene consacrato a Torm con un nome diverso da quello che porta adesso. Della sua infanzia ricorda poco, soprattutto della madre che pare essere morta mentre era in fasce a causa di una grave epidemia della quale lui e il padre sembrarono immuni. All'età di sette anni suo padre, sergente di un distaccamento dei Corvi d'Argento, parte in missione. La lettera della sua scomparsa sul campo arriverà l'anno dopo, e i suoi zii decidono di non nascondere l'evento. Affidato ad un sacerdote di Torm, con il quale vive i successivi nove anni, viene addestrato all'arte della spada introdotto in un ordine cavalleresco locale. Per una missione molto delicata, lui ed il suo maestro si recano nel Chult, ma nessuno dei due farà mai ritorno da quelle terre infestate. Il dubbio del tradimento si insinua nella sua giovane mente.

*Il testo seguente è stato ritrovato da un viaggiatore nel Chult, e presenta numerose macchie e abrasioni*

I pochi a cui sarà data la possibilità di leggere ciò che sto scrivendo in questo momento potranno considerarsi più unici che rari, poiché questo scritto non è destinato ad essere divulgato. Per nessun motivo. Il mio nome è Dhaos-Dhar Azyr, che nel Vernacolo significa *************************************************************. Una cosa è certa: nessun nome fu mai così adatto. Non sono stato sempre così, certo che no. Non si può nascere così. Una volta ero un bravo bambino, ero perfetto sotto tutti i punti di vista. Ma le cose cambiano, nonostante si desideri il contrario. Una volta, ***********************vrei volato alto, questo è certo. Ma le domande che seguono la morte dei cari scuotono un po’, e obbligano a delle scelte. In questo modo sono arrivato alla conclusione che la vita che molti interpretano come il dono di Qualcun altro o il semplice passaggio attraverso un posto per arrivare altrove non è altro che una guerra. Una guerra decisa di certo da Qualcuno, ma senza dubbio una guerra. Ma se la vita è una guerra, a noi non resta che combattere. Tutto ciò per alcuni può sembrare quasi normale. La cosa che a me non sembra normale, invece, è che ho dovuto capire questo ad otto anni. Non comprendo ancora perchè la mia Chiamata sia avvenuta così presto. La vita da allora è andata avanti, certo, e sono successe tante altre cose. Belle e brutte. Ma nella mia mente, spesso, si accavallano tra loro quelle brutte, facendomi domandare a me stesso se valga la pena di continuare questa continua guerra. Sono arrivato a 17 anni, maturando esperienze che forse gli altri non hanno ancora fatto, capendo cose che gli altri forse non hanno capito, forse sono diventato un po’ più vecchio di quanto non dovrei essere, sono cresciuto un po’ troppo. Scelta, forse, o forse necessità. Ho viaggiato molto, ed ho conosciuto persone diverse tra loro. Sono stato a contatto con diverse idee, diverse culture, diverse esperienze di vita, ma non ho mai trovato nessuno che pensi quello che penso io, nessuno che abbia capito che, in fondo, dobbiamo trovare il motivo per il quale combattere, farci degli alleati e proseguire sempre nella nostra guerra, battaglia dopo battaglia. Ma credo che a volte ciò che facciamo è semplicemente al di fuori della nostra comprensione, che vada al di là della nostro tanto vantato libero arbitrio. Semplicemente spesso le scelte le abbiamo già fatte prima che la situazione si presenti, ma dobbiamo comprenderle. Per far questo, bisogna saper guardare avanti. ************************************************************ buco sperduto ****************************************** *******rdarmi il passato, ed io non voglio che dimenticare. Per questo sono partito ancora una volta e *************************************non conosco neanche *********. Avrò bisogno di tempo, certo, ma mi rifarò una vita lontano da qui ******************************************** maestro perdonami *************************ndonati...

*Sembra essere la prima pagina di un racconto autobiografico, mancano tutte le pagine successive*

Non si conoscono a fondo i dettagli riguardo la sua fuga da quelle terre, nè come abbia fatto ad essere ancora vivo. Ripresosi dall'esperienza shockante, viene raccolto da una nave in partenza per Waterdeep e lì comincia a vivere di stenti nel quartiere del porto. Conosce così Yanez Calvado, un pirata che pare aver bisogno di una nave. Per vie traverse entra in contatto con un nano di nome Ercha, che tratta con Yanez e gli cede una giunca. La chiameranno Leviathano di Fierna, e su di essa vivranno numerose avventure in cerca di una ciurma e un equipaggiamento appropriato. Quando il Pasha di Calimport smarrisce uno dei suoi gattoni neri, un raro leone, Dhaos che si trovava sul posto manda una lettera a Yanez e si mette sulle tracce della bestia. La ricerca lo porterà a smarrirsi per più di un anno nelle giungle, nutrendosi di rane e vivendo, ancora una volta, di stenti. Il suo distacco nei confronti di Torm si fa ancora più forte, al punto da rasentare l'odio. Quando viene raccolto da una sacerdotessa Sunita che pareva conoscerlo, pensa di essere arrivato alla "radura in fondo al sentiero", di essere finalmente morto, e invece viene rimesso in sesto e iniziato al culto della Dea. Conosce un nuovo mondo fatto della ricerca di un piacere che non è solo meramente materiale, e per la prima volta si sente bene con se stesso. Ripartirà per Waterdeep una volta rimessosi promettendo di ritornare almeno una volta nella vita: quando avrebbe davvero amato una donna. Manterrà la sua promessa nell'Eleint 1377, dopo aver conosciuto Serina Rose, con la quale decide di coronare il suo sogno di seguire le orme del padre nei Corvi d'Argento. A seguto di questa visita, probabilmente l'ultima in quel santuario, decide di ringraziare la Dea nel miglior modo possibile: insegnare ciò che lui ha appreso, trasmettere la riconoscenza a Sune che ogni essere dovrebbe avere. Esempio di questa scelta è il suo costante tentativo di mostrare l'importanza dell'amore a chi professa di poterne fare a meno, oltre al piccolo obiettivo personale di convertire Alek e Ruther. Ogni sera mormora preghiere di ringraziamento dopo un bagno caldo, ed ogni mattina al risveglio dopo aver cosparso il corpo di olii profumati e tonificanti prega affinchè la sua giornata sia ispirata, per compiere il suo atto d'amore quotidiano. Questo comportamento, unito al suo impegno, gli è valso il favore della Dea, che pare ricompensarlo concedendogli incantesimi in linea con le sue preghiere.

Non Tutti Sanno Che...

  • A volte accetta lavoretti poco puliti per racimolare denaro per uno scopo noto solo a lui ...
  • Ha avuto una relazione con una sacerdotessa di Sune che viveva in un tempio nei pressi di Calimport.

Gesta

  • Il 26 Marphenot 1377 conquista con i Corvi d'Argento le Terre di Pietra, motivo per il quale ha una taglia sulla sua testa.

Massime (ovvero ciò che non entra più in firma...)

  • L'essere beato e immortale non ha affanni, ne ad altri ne arreca; è quindi immune da ira e da benevolenza, perché simili cose sono proprie di un essere debole.
  • La morte non è niente per noi. Ciò che si dissolve non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
  • Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
  • Nessun piacere è di per se stesso un male: però i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
  • Se le cose che danno luogo ai piaceri propri dei dissoluti fossero anche tali da liberarci dai timori dell' animo circa i fenomeni celesti, la morte, il dolore, e ci insegnassero quale sia il limite dei desideri, non avremmo niente da rimproverare a quelli: essi sarebbero infatti ricolmi di ogni piacere e non avrebbero mai da soffrire fisicamente o da affliggersi, nel che consiste appunto il male.
  • Non cresce il piacere della carne, ma solo subisce variazione, una volta che sia rimossa tutta la sofferenza che viene dal bisogno. Il limite dei piaceri che la ragione ci prescrive è prodotto dal calcolo razionale di questi stessi e di tutte le affezioni dello stesso tipo, che procurano all'anima i più grandi timori.
  • Bisogna ben valutare il fine che ci è dato, e far sì di riportare tutte le nostre opinioni a una certezza evidente; o tutto quanto sarà pieno di insicurezza di giudizio e di turbamento.
  • Se ti opporrai a tutte le sensazioni, non avrai più nemmeno criteri cui riferirti e perciò neanche modo di giudicare quelle che tu dici essere errate.
  • Se rifiuterai una sensazione senza ben distinguere fra ciò ch'è dovuto a opinione, ciò che attende conferma, ciò ch'è presente con evidenza in base a sensazione o ad affezione o a un qualunque atto di intuizione rappresentativa della mente, finirai col confondere anche le altre sensazioni con opinione vana, e non riuscirai più ad usare alcun criterio di giudizio. E se nelle nozioni fondate sull'opinione tu farai valere ugualmente sia ciò che attende conferma sia ciò che non riceve conferma, non potrai sfuggire all'errore, perché non ti sarai liberato assolutamente dall'ambiguità nel giudizio circa la verità o falsità di una conoscenza.
  • Tutti quei desideri che, se non esauditi, non arrecano vera sofferenza non sono necessari: il loro stimolo è tale da potersi annientare facilmente quando appaiano indirizzati a cose difficili a ottenersi, o siano tali da recare danno.
  • La giustizia non esiste di per se, ma solo nei rapporti reciproci, e in quei luoghi nei quali si sia stretto un patto circa il non recare ne ricevere danno.
  • L'ingiustizia non è di per se un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo: colui che fa qualcosa di nascosto contro i patti stipulati reciprocamente circa il non recare ne ricevere danno non può confidare di non essere scoperto, anche se per il presente ciò gli riesce infinite volte: non può mai sapere se riuscirà a non farsi scoprire fino alla sua morte.
  • In senso generale il giusto è uguale per tutti, in quanto è un accordo di utilità reciproca nella vita sociale; ma a seconda della particolarità dei luoghi e delle condizioni risulta che non per tutti il giusto è lo stesso.

Epicuro - Massime Capitali

Persone importanti

Serina Rose - Yanez Calvado - Renval Harester - Alek Crownguard - Ariel Witherflower - Nomad - Rahyel - Ariel Danforth - Alisea Ing'ia - Laraethiel Sarahil - Rei Ziel - Julius Sharprose - Haytram Caeldric - Laurelion o' Thaliondor - Rannekus - Gabriel Galvaray - Jacques Martense - Miros Luter - Paul Greame

Dicono di Lui...

  • Quel briccone per la sua donna si farebbe impiccare e chissà che prima o poi sempre per lei non tenti di piantarmi un pugnale nella schiena. Però devo dire che è un buon braccio quando il mio non può arrivare da certe parti e di certo ci mette molto impegno per ogni lavoro. Ricordo ancora i primi tempi quando ci guadagnammo il Leviatano da quel nano... Bravo ragazzo, sarebbe anche un bravo pirata se non pensasse troppo all'amore, mi auguro per lui che non ci rimanga mai fregato. - Yanez Calvado
  • Mi sono avvicinata a lui naturalmente, come se io fossi il latte e lui il miele. Ogni tanto mi viene voglia di baciarlo, lo voglio abbracciare, poi deridere, poi ci voglio camminare, poi gli voglio fare le coccole..... Mi sarò mica innamorata?!.-Serina Rose
  • Ultimamente credo di capirlo di più... è un bravo ragazzo e di buon cuore, anche se non vuole darlo a vedere se non con poche persone. Migliora di giorno in giorno ed ha pochi difetti, ma se dovessi trovargliene uno... direi distratto. Che siano i sentimenti? - Ariel Danforth
  • Posso già dire di aver trovato un amico, in lui: non solo perchè sunita, anche se è di certo un motivo in più per il quale il nostro rapporto si è rafforzato. Ho molto apprezzato che mi abbia scelta come sua 'confidente', farò di sicuro altrettanto. E gli auguro ogni bene, che Sune protegga la sua unione con la piccola Serina, se lo merita. - Ariel Witherflower
  • Dhaos... non posso dire certo di conoscerlo bene, frequentandolo da poco... Tuttavia c'è in lui grande gentilezza, si è sempre rapportato a noi sempre in maniera educata e disponibile. - Laraethiel Sarahil
  • Dhaos eh... *Sospira posando il boccale* Non volevo essere io a dirtelo, vecchio mio. E' morto! Ah l'hai visto con Serina? Ma non hai un minimo di tatto, allora! Io ti annunciavo la sua morte, tu mi dici che sta con una dolciaria forzuta! Dico, meglio la morte, no? Layla
  • Dhaos? Un Sunita mercenario. Non mi pareva particolarmente malvagio quando l'ho visto. Da quanto so è uno di quelli che dice che i Corvi siano l'autorità nella Sembia. Forse ha le idee confuse, forse gli hanno raccontato fandonie. Certo è che sarebbe meglio non dirle in giro certe cose: si fanno brutte figure. Ma ti ripeto, non sembrava un cattivo ragazzo. Ora però è un criminale... - Paul Greame
  • Un bravo ragazzo che riesce a rendere felice Serina, credo mi stimi molto e di certo tale stima è contraccambiata ma c'è qualcosa che mi sfugge nelle sue movenze, un qualcosa che forse è solo una mia, lieve, impressione ma, ho imparato a seguire e non trascurare il mio istinto. - Rei Ziel

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  • Ombre sul Damara: Una spedizione per far luce su voci riguardo esperimenti necromantici ...

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