Differenze tra le versioni di "Luinè"

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(Dicono di lei...)
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== Dicono di lei... ==
 
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* E' impossibile... Dico, io che mi affeziono a qualcuno è un evento raro è? Ma quest'elfa... Diamine, non siam d'accordo su nulla, eppure è capace di pensarla divversamente senza farmi venir il mal di testa. Un mistero.. E che mistero! - [[Delia Vencell]]
 
* E' impossibile... Dico, io che mi affeziono a qualcuno è un evento raro è? Ma quest'elfa... Diamine, non siam d'accordo su nulla, eppure è capace di pensarla divversamente senza farmi venir il mal di testa. Un mistero.. E che mistero! - [[Delia Vencell]]
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* Hhhaarrr... Che Donna, che Elfa! Sembra baciata da Umberlee stessa, con quei cespuglietti di alghe sulla testa, dico io! Guardarsela è una vera goduria, chissà che non ci sia qualche affare per il futuro, assieme a lei mh? [[Makkariel]]
  
 
==Racconti dal forum Gdr==
 
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Versione delle 08:17, 28 giu 2010

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Ritratto Ingrandito




Descrizione Fisica

Giovanissima elfa di 112 anni, è alta quasi un metro e 60. Possiede lunghi capelli di colore azzurro intenso, solitamente annodati in una lunga che treccia che ricade morbidamente sulla sua spalla destra, profondi occhi color verde smeraldo. I lineamenti del suo volto sono affusolati e morbidi e le conferiscono un aspetto particolarmente attraente. Sono accompagnati da un fisico esile, seppur allo stesso tempo molto slanciato che mette in evidenza delle forme morbide e sinuose. Chi la osserva rimane particolarmente colpito dalle movenze che sono in qualunque occasione rapide e agili, molto meno aggraziate di quelle tipicamente elfiche. Sebbene vesta in maniera molto pratica, è tuttavia evidente una certa cura nella scelta degli abiti.


Descrizione caratteriale

Mostra sin da piccola uno spirito irrequieto che la porta allo spostamento continuo e all'odio verso le situazioni di stabilità. E' una ragazza che allo stesso tempo ha grande senso di bontà e generosità, caratteri che a volte esagera fin troppo, arrivando ad essere ingenua e facilmente raggirabile da chiunque. Dotata di un grande senso dell'amicizia e del dovere, non desidera mai riconoscenza per ciò che fa per gli altri. Ama moltissimo discutere e riflettere su ciò che le sta intorno, non riuscendo tuttavia ad avere un grande controllo di sè nei momenti emotivamente più sentiti: tutto questo la rende spesso imprudente ed allo stesso tempo caparbia quando ritiene che qualcuno stia soffrendo o sia in difficoltà. Nel modo di parlare e di comportarsi sembra sempre spigliata, sveglia, vivace e socievole, cercando in realtà di nascondere i dubbi, il senso di inadeguatezza e le paure che la perseguitano. Sembra sempre allegra e sorridente, ma ad un occhio attento non sfugge il velo di tristezza che talvolta permea il suo sguardo.


Storia

Luinè nasce 112 anni fa in una piccolissima comunità elfica di guardiaboschi nel Nord del Toril. La sua vita scorre tranquilla per tutta la sua prima infanzia, periodo comunque lungo da un punto di vista umano. Una notte, durante una festa elfica fatta di canti e balli tipici della sue razza accadde il dramma: un'incursione drow, un fulmine a ciel sereno, un balenare di lame nella notte, una strage. Morirono tutti, impossibile sfuggire a quella sorte. Quella sera però mancava qualcuno: Luinè non c'era, il suo temperamento irrequieto anche quella notte l'aveva condotta via, a correre per i boschi che amava tanto, a cercare quella particolare empatia con gli animali e con ciò che la circondava. Fu questo a salvarla. Tornò all'accampamento quando ormai il sole era alto nel cielo, quel che vide innanzi la stordì, la colpì nel profondo, la angosciò... cadde per terra a pochi metri da quella strage.


Il periodo a Nesme

I cavalieri di Nesme erano in subbuglio, si era avuto notizia di alcune penetrazioni drow nella zona e il consiglio cittadino aveva ordinato loro di fare chiarezza. Fu un caso, ma arrivarono nel posto in cui si era consumata la strage. Era passato poco tempo dal ritorno di Luinè e il capitano di quel plotone, un giovane sacerdote di Ilmater, rimase profondamente stupito nel trovare all'interno di quello scenario di morte una creature vivente. Una giovanissima elfa dai capelli azzurrissimi e dai lineamenti delicati ancora respirava, in perfette condizioni, svenuta per terra. Il giovane capitano, Akein, impietosito, raccolse la giovane elfa, se ne prese carico e ordinò agli uomini di tornare in città. Passò del tempo e Luin cominciò a vivere in un mondo a lei totalmente sconosciuto, e dai ritmi totalmente diversi rispetto alla comunità elfica in cui aveva sempre vissuto. Il suo carattere irrequieto e spigliato si adattò bene alla nuova realtà.


Anni successivi

Akein si impegnò a fondo nella formazione dell'elfa. Cercò di darle una buona cultura e delle solide basi su cui costruire la lunga vita che l'attendeva. Il sacerdote, totalmente rapito dalla volontà di garantirle il meglio, tentò anche di iniziarla al culto di Ilmater, desiderando che Luinè ne diventasse sacerdotessa. Furono anni in cui associava i lunghi soggiorni nei boschi che non riusciva a negarsi alle altrettanto lunghe lezioni con Akein. Il loro rapporto si complicò molto in quel periodo: era evidente che l'elfa non era assolutamente adatta a diventare una chierica triadica e tutto ciò deludeva moltissima il suo maestro. Le incomprensioni di quel periodo ferirono molto Luinè che infine, dopo molto tempo, trovò il coraggio di affrontare Akein e riuscì a dir lui che non sarebbe mai riuscita ad accettare di diventare quello che lui voleva. Dopo un periodo di assestamento il loro rapporto si evolvè, l'elfa non rinnegò tutto quello che le era stato insegnato in quegli anni a Nesme, ma riuscì a rielaborarlo formandosi un personale codice comportamentale basato su quei precetti, allo stesso tempo il sacerdote divenne quasi una figura paterna. Un giorno, dopo una lunga malattia, Akein morì. Luinè si sentì improvvisamente sola, decise di lasciare la città di Nesme per distaccarsi dal suo passato, dalle sue esperienze, da ciò che l'aveva segnata. Partì, e per un pò vago senza meta nei boschi delle terre settentrionali mettendo alla prova i suoi ideali con le sfide che la vita le sottoponeva giorno dopo giorno. Infine, dopo lunghe peregrinazioni e un altrettanto lungo viaggio in nave, arrivò nella costa della spada, nella città di Baldur's Gate, dove cominciò una nuova vita.


Dopo l'arrivo a Baldur's Gate

Curiosità

  • Per ironia della sorte, il suo modo di combattere basato prevalentemente sull'agilità e sul disorientamento dell'avversario attraverso movimenti rapidi, ricorda molto quelli degli elfi drow, la stessa razza che ha annientato la comunità elfica in cui viveva.
  • Conserva gelosamente un prezioso anello consegnatole da Akein, il suo maestro, ritrovato nel luogo della strage, e unico ricordo della sua famiglia.
  • Quando si trova in situazioni imbarazzanti tende a tormentarsi una ciocca di capelli.
  • Le piace dare nomi agli oggetti a cui è più affezionata, come le sue armi.
  • Sebbene vesta in maniera apparentemente semplice, ha una vera mania per il comprare nuovi abiti e nuove cose da indossare per le quali non riesce a controllarsi economicamente.

Gesta

Non tutti sanno che...

  • Ha una lunga serie di paure e di insicurezze, probabilmente dovute alle vicende del suo passato.
  • Dopo il suo arrivo a Nesme si è relazionata quasi esclusivamente ad umani, ed ora ha paura di non essere accettata e di essere schernita dagli elfi che incontra per una sorta di senso d'inferiorità.
  • Odia quando viene messa in evidenza la sua corporatura esile, specialmente quando viene chiamata "piccola elfa" da Myrel Napbay.
  • Considera come suo amico più fedele un lupo chiamato Leo, conosciuto durante i primi giorni di soggiorno nella Costa della Spada.
  • Non avendo frequentato elfi per larga parte della sua vita ha acquisito una sorta di blocco nel parlare elfico per paura di averlo dimenticato o di suonare inadeguata. Quando un elfo comincia a parlarle in questa lingua tende ad arrossire e a balbettare.
  • Ha mostrato per la prima volta la sua propensione per le armi da bambina, salvando in una foresta un'umana da un coboldo usando due rami di legno che aveva reso appuntiti per gioco.
  • Durante la parte di vita trascorsa a Nesme in mezzo agli umani, ha visto invecchiare e poi perso moltissimi amici. Ora ha moltissima paura di creare un rapporto stretto con qualcuno, per paura di perderlo e poi soffrire.

Dicono di lei...

  • E' impossibile... Dico, io che mi affeziono a qualcuno è un evento raro è? Ma quest'elfa... Diamine, non siam d'accordo su nulla, eppure è capace di pensarla divversamente senza farmi venir il mal di testa. Un mistero.. E che mistero! - Delia Vencell
  • Hhhaarrr... Che Donna, che Elfa! Sembra baciata da Umberlee stessa, con quei cespuglietti di alghe sulla testa, dico io! Guardarsela è una vera goduria, chissà che non ci sia qualche affare per il futuro, assieme a lei mh? Makkariel

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