Calimshan

Da Faerun Legends Wiki.
Versione del 28 gen 2010 alle 09:03 di Alek Crownguard (discussione | contributi) (Mentalità e costumi)

Dati Generali

Capitale: Calimport
Popolazione: 5.339.520
Governo: Autocrazia
Religioni: Anachtyr (Tyr), Azuth, Bhaelros (Talos), Ibrandul (divinità morta, ora un aspetto di Shar), Ilmater, Shar, Sarness
Importazioni: cibo, maghi, schiavi
Esportazioni: Armature, armi, corde, erbe rare, gemme, gioielli, libri, manufatti in pelle, mercenari, navi, oggetti magici minori, perle, seta, spezie, vasellame, vino
Allineamento: LN, NN, NM

Descrizione

Il Calimshan è un paese ossessionato dalla ricchezza e indifferente alla magia. Il suo popolo discende da un vecchio impero fondato da due geni, teme queste creature e le bandisce. Vede la magia come una qualsiasi altra abilità possibile da imparare. C'è chi dice che in alcuni abitanti del Calimshan scorra il sangue degli efreet, con poteri stregoneschi e talento per la magia del fuoco. Il Calimshan è famoso per il suo sciovinismo, i suoi mercati esotici, le sue gilde di ladri, i suoi harem decadenti, i suoi paesaggi desertici e la sua ricca classe dominante, oltre che per la numerosa popolazione e i molti schiavi.

Vita

Molti degli abitanti del Calimshan vivono commerciando. La politica è un susseguirsi di pugnalate alle spalle, inganni che coprono altri inganni e consiglieri esperti. Il sovrano attuale, Syl-Pasha Ralan el Pesarkhal ha raggiunto la sua posizione grazie a inganni, omicidi e ricatti. Gli abitanti sono ossessionati dai titoli e dal prestigio, e un'osservazione non appropriata da parte di una persona di posizione sociale inferiore provoca punizioni assai severe. La gente accumula ricchezze per la comodità e il prestigio che esse comportano. Disprezzano coloro che si riducono a 'una vita di avventura' per mantenersi. La magia arcana è abbastanza comune, al punto che metà della guardia imperiale è composta da maghi. Tuttavia evitano la magia di evocazione planare e il teletrasporto. Gli ambienti illegali sono gli unici in cui le donne vengono trattate al pari degli uomini. Le regole per gli incontri tra due rivali del crimine sono complessi e delicati, richiedono appellativi particolari e menzogne cortesi.

Mentalità e costumi

Gli harem

Una delle più bizzarre convenzioni sociali del Calimshan, almeno sotto il punto di vista delle genti del nord, sono gli harem: gruppi di schiave e serve che hanno il solo scopo di allietare gli ospiti della famiglia, garantendo inoltre di avere un erede maschio per la successione. Jhasin e jhasina sono le parole in alzhedo che identificano queste schiave, e significano rispettivamente “prestante” e “bella”.
Infatti a differenza degli altri schiavi, quelli adibiti ad un harem sono tutti di bell’aspetto ed hanno un addestramento ed un educazione superiore a quello delle classi medio-basse: sono spesso istruiti nell’arte della musica, della poesia, della danza, del massaggio e così via.

I nomi

I nomi calishiti seguono sempre uno schema fisso: per primi vengono i titoli, seguiti dal proprio nome, quello del genitore dello stesso sesso e per ultimo della sua casata.
Le figlie sono identificate attraverso la parentela con la propria madre tramite la particella yr, i maschi invece attraverso la parentela col proprio padre, tramite la particella yn. Le particelle el oppure al precedono invece il nome della famiglia.
E' consentito agli schiavi mantenere il proprio nome, ma sono identificati dal nome della famiglia o dell’uomo a cui appartengono, tramite la particella adh.
Ecco alcuni esempi:

  • Pahrel yn Tangall el Kepal
  • Pahrel figlio di Tangall (padre) della famiglia Kepal
  • Jassin yr Lefanah el Tagilann
  • Jassin figlia di Lefanah (madre) della famiglia Tagilann
  • Moddan adh Jibedh
  • Moddan schiavo personale di Jibedh

Ovviamente ci sono eccezioni a queste regole e si possono trovare nomi diversi comunicati ad esempio ai “barbari del nord”, affinché non commettano errori nella trascrizione.
Se un calishita viene ripudiato dalla propria famiglia, omette solitamente il nome del proprio genitore, limitandosi ad aggiungere quello della propria famiglia o del luogo dove è nato.

La famiglia

La famiglia è il bene più importante di ogni calishita. I ruoli all’interno di essa sono regolati dalla tradizione, e sono seguiti con una fermezza metodica, quasi religiosa.
Il padre è responsabile del mantenimento economico dello stile di vita della propria famiglia: se per un qualsiasi motivo gli affari vanno male, i primi a subirne gli effetti sono i figli, quindi la moglie, ed infine egli stesso.
La donna della famiglia è responsabile della pulizia e dell’arredamento della casa, dell’educazione dei figli e della gestione dei fondi. Ovviamente una donna delle classi elevate ha servitori e schiavi che si occupano di queste formalità al suo posto, ma la responsabilità ultima ricade sempre e comunque su di lei.
E’ dovere dei figli accettare ogni decisione dei propri genitori: a differenza di altre culture del Faerun, solo i maschi hanno diritto di successione. Per questo motivo un calishita vede i propri figli maschi come eredi, e quelle femmine come mezzi per ottenere alleanze ed accordi tra famiglie. Un figlio è tenuto ad obbedire al volere dei genitori fino alla maggiore età (raggiunta a 15 anni). Entro cinque anni dalla maggiore età un giovane è obbligato a sposarsi, trovarsi una casa e un'occupazione che gli permetta di raggiungere l’indipendenza dalla propria famiglia.

Le donne

Gli uomini del Calimshan adorano letteralmente le loro donne, ne ammirano la bellezza e lo spirito ricoprendole di doni, ma non accettano che esse ricoprano posizioni di potere. Per un uomo calishita la donna dev’essere tenuta come diversivo fisico o mentale per le sue doti, limitando così qualsiasi iniziativa al pari di una decorazione. L’unica eccezione a questo comportamento è l’ambiente illegale: solo qui le donne posso aspirare a ruoli importanti.

L'ospite

Se una persona desidera parlare con un’altra alla pari, a prescindere dal rango sociale occupato, il miglior modo per farlo è farsi invitare come ospite: ad un ospite, infatti, è necessario rivolgersi come un proprio pari. Questa regola ovviamente non si applica agli schiavi.
Colui che ospita ha numerose responsabilità se non vuole perdere la faccia, come garantire all’ospite almeno un banchetto come si deve al giorno. Se chi ospita è di classe sociale inferiore, inoltre, la sua generosità verso l’ospite deve compensare la differenza sociale. Chi ospita deve anche garantire la sicurezza dell'ospite e qualsiasi danno che quest’ultimo subisce viene automaticamente imputato alla sua negligenza. Come se non bastasse chi ospita deve pagare personalmente le spese finanziare legate al viaggio che l’ospite affronta.
E' una tradizione curiosa infine che chiunque varchi la porta di un negozio o di un qualsiasi edificio privato, non rechi danno al suo proprietario. Per questo motivo la maggior parte dei ladri calishiti evitano di entrare dalle porte, preferendo invece le finestre.

Storia

Il Calimshan è il potere dominante del sudovest di Faerun. Le sue foreste sono colme di alberi di legno pregiato e le sue sabbie costiere sono ricche di ostriche. Il Calimshan ha visto molte battaglie per la sua conquista. Nei tempi antichi esso era abitato da elfi, giganti, umani e nani (sottoterra). Poi vennero i potenti djinn con la loro corte di geni e i loro schiavi umani, fondando l'impero di Calim, sgombrando la terra dalle foreste e stabilendo il loro dominio sugli umani dei Califfati. Infine un efreeti di grande potere, Memmon, fondò il suo reame, scontrandosi con quello dei djinn nella guerra devastante dell'Era del Cielo di Fuoco, che danneggiò la terra a tal punto che gli elfi decisero di usare una forma di alta magia per imprigionare gli spiriti dei due contendenti nella terra e nell'aria, lasciandoli a continuare la loro lotta senza fine in quello che oggi è il Deserto di Calim. Coram il Combattente fondò così il reame di Comarshan, ma l'impero cadde devastato dagli intrighi sotto il dominio di sacerdoti malvagi, risorgendo infine come Calimshan. Ylveraasahlisar il Drago della Rosa lo conquistò governandolo per oltre un secolo. Poi venne ucciso, e i beholder presero il potere finchè non vennero a loro volta scacciati dagli umani, il cui potere raggiunse il suo apice sotto la dinastia Shoon oltre mille anni fa. In tempi recenti il Calimshan ha subito una Furia dei Draghi (1018 CV), l'attacco di un'Orda Nera di orchi che ha assassinato il Syl-Pasha (1235 CV) e il Periodo dei Disordini (1358 CV) il cui mondo del crimine di Calimport è stato sconvolto dalla morte di tutti gli assassini che adoravano Bhaal. L'attuale sovrano del Calimshan ha stretto un'alleanza col Tethyr, sperando di conoscerne meglio i segreti per poi conquistarlo.

Luoghi Importanti

Calimport : (Metropoli, 192.795) Oltre alla sua vasta popolazione di cittadini liberi permanenti, il Calimshan attira grandi numeri di residenti occasionali e mercanti in transito. E' una delle citta' piu' vecchie e popolate del Faerun, ospita due enormi arene, palazzi sontuosi ed esempi sfarzosi di qualsiasi altro edificio si possa trovare, compresi interi quartieri per gli schiavi. Il Calimshan e' un paese ossessionato dalla ricchezza e indifferente alla magia. Il suo popolo discende da un vecchio impero fondato da due geni, teme queste creature e le bandisce dalla nazione. E' avvezzo all' uso della magia, e vede l' Arte come una qualsiasi altra abilita' possibile da imparere. C' e' chi dice che in alcuni abitanti del Calimshan scorra ancora il sangue degli efreet, e che in loro i poteri stregoneschi e il talento per la magia del fuoco sia potente. Il Calimshan e' famoso per il suo sciovinismo, i suoi mercati esotici, le sue gilde dei ladri, i suoi harem decaduti, i suoi paesaggi desertici e la sua ricca classe dominante, oltre che per la numerosa popolazione e per i molti schiavi.