Lucièn Ithilbor

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Descrizione Fisico/Caratteriale

Di corporatura piuttosto robusta, e altezza di poco superiore alla media, dimostra sui 25 anni. Ha dei lunghi capelli scuri ai quali non presta molta riguardo, mentre si premura di tenere sempre in ordine il corto pizzetto affinché gli dia un’aria meno trascurata e più presentabile.
Sotto le sue folte sopracciglia scure spiccano due occhi di un grigio-blu molto intenso. I tratti del viso sono piuttosto marcati, ma l’armonia d’insieme del suo volto lo rende un uomo tutto sommato di bell’aspetto.
Gira sempre con un grosso spadone che porta a tracolla, e ne considera la lama l’unico mezzo in suo possesso per portare la luce di Selune anche dove i suoi pallidi raggi faticano a giungere.

Per via del suo carattere sensibile ed introverso sembra spesso assorto nei suoi pensieri, con una perenne aria nostalgica e lievemente accigliata che aleggia sul suo volto.
Fatica a fidarsi delle persone, ma nel momento in cui prende confidenza con qualcuno riesce a mostrare anche il suo lato più sereno e bonario, rivelandosi un ottimo amico su cui contare, con chi a suo avviso se lo merita.
Ha una propria morale molto salda, che gli viene dettata dalla sua propensione a fare il bene, e che persegue con fermezza, animato dalla smania di compensare il vuoto e la perdita subita nella sua vita, con il buono che riesce a portare nelle esistenze degli altri.


Storia

Lucièn nasce in una umile famiglia di contadini del Cormyr. Il fratello maggiore, spada dei Draghi Purpurei, gli insegna i fondamenti dell’arte della guerra in modo che sappia difendere sé stesso e la famiglia. Il suo animo semplice e il suo temperamento bonario, però, lo portano ad evitare gli scontri quando non siano strettamente necessari.
Fin da ragazzo dimostra un carattere piuttosto introverso, e una propensione alla solitudine. Dal padre impara a suonare il liuto, e inizia a comporre semplici melodie che accompagnano le lunghe ore solitarie che passa in riva al mare al calar della sera.
In una notte di luna piena incontra il suo grande amore: Amaranth, chierica di Selune. Ne scorge il riflesso sulla lama della sua spada, e osservandola in lontananza se ne innamora. La dolcezza della donna permette a Lucièn di svelare poco alla volta il suo animo sensibile, senza timore di apparire debole. Scopre così una grande passione per la poesia, ed impara a conoscere e seguire i precetti di Selune, che vede come incarnati in una splendida forma nella donna che ama.
L’idillio però dura solo pochi mesi, perché le incombenze concrete, e il bisogno di denaro per sopravvivere e garantire un futuro alla sua amata, spingono Lucien ad accettare un ingaggio come scorta mercenaria a una carovana diretta al Grande Ghiacciaio. Nel tempo in cui lui rimane in viaggio, però, Amaranth cade vittima di una grave malattia, e muore prima che lui torni per vederla un’ultima volta. Lucièn è terribilmente sconvolto dalla perdita, e ossessionato dal ricordo di lei.
Per onorare la sua memoria ha giurato di servire Selune con la sua spada, e di portare in ogni sua azione almeno un pallido riflesso della luce accecante che Lei gli aveva mostrato quando era in vita.
Incapace di trovar pace, continua a vagabondare di città in città, volgendo ogni notte il suo sguardo alla luna, lontana e inafferrabile come il suo amore perduto, e dedicandole i componimenti con i quali spera di alleviare il dolore del suo cuore ferito.

Per anni lo si è visto vagabondare lungo le principali vie della Costa della Spada, restio a fermarsi in qualche luogo. Sempre al soldo di qualcuno come mercenario, o in riva al mare a suonare e comporre versi, in pochi lo hanno davvero conosciuto. Pare che in una notte di tempesta si aggirasse nei pressi di una tana di giganti nelle montagne...

Curiosità

  • A volte, nelle notti rischiarate dalla luna, è possibile scorgerlo seduto in riva al mare, intento a suonare un vecchio liuto in legno, con quelle stesse mani indurite da tante battaglie.


Racconti dal Forum Gdr


Dicono di Lui...