Non morti

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Cos'è un non-morto?

I non morti possono essere di diversi tipi:

  • Corporeo: questo genere di non morto è dotata di un corpo fisico. Il corpo potrebbe essere in decomposizione (es.zombie), conservato (es. mummia, lich) oppure che deve la sua conservazione ad una sostanza che deve assumere periodicamente (es. vampiro, ghoul).
  • Incorporeo: questo genere di non morto è invece dotato di un'entità che è a metà fra il piano materiale ed etereo e di solito risultano, per questa loro natura, di aspetto traslucido e sfocato. Possiamo distinguere due tipi di queste presenze: transitorio (es. wraith, ombre) che sono libere di vagare a lor piacere oppure infestante (es. fantasmi, spettri) che sono costretti a rimanere in un luogo preciso .

In generale, a parte poche eccezioni, ognuna di queste creature un tempo era viva. Ben diversi invece possono essere i motivi che portano alla nascita di queste creature. Tra le teorie più accreditate vi sono le seguenti:

  • Atti malvagi compiuti in vita: questi possono richiamare spiriti malvagi o creare collegamenti col piano dell'energia negativa facendo si che la creatura si risvegli dopo la morte mantenendo un vago ricordo nel fisico e nella mente di ciò che era in vita ma rimanendo irrimediabilmente corrotta nell'animo dalla sua nuova natura.
  • Non morte come contagio: è il caso di morte dovuta all'attacco di un non-morto come un vampiro o ombre che sono in grado di creare delle progenie.
  • Ricerca della non-vita: tramite rituali è possibile far si che si cambi la propria natura abbracciando la non vita nella speranza dell'immortalità. Esempio tipico di questa trasformazione è il lich.

Fisiologia dei non-morti

Cercare di spiegare le funzioni vitali di una creatura non morta è di per certo un paradosso. Quel che si sa è che tali creature non producono calore e che i loro corpi assumano di conseguenza la temperatura ambiente. Sono animati essenzialmente da energia negativa ed è per questa ragione che gli effetti classici di cura li danneggiano mentre quelli di ferire li guariscono. Detto ciò è risaputo che molti non morti possono rimanere nel pieno delle forze senza dover avere nutrimento alcuno, ciò non gli nega certo la possibilità di mangiare se gli aggrada, anzi quei non morti aventi ancora organi come la lingua o naso potrebbero ancora provare tracce di gusto. Altri non morti sono affetti invece da una fame insaziabile (come vampiri e molti incorporei) e benchè possano trattenere per un periodo i loro appetiti, la negazione del loro nutrimento protratta troppo a lungo li porta ad uno stato bestiale in cui il loro unico pensiero è quello di raggiungere il loro cibo. Vi sono infine non morti che senza la loro alimentazione perdono le loro facoltà di movimento e intellettive come ghoul e simili, se però tale assenza viene compensata tali creature subito ripristinano il loro collegamento con l'energia negativa riprendendo il pieno delle loro forze. Una buona nota per ogni avventuriero è tener conto di queste abitudini che sono fra le poche debolezze di queste creature. I corpi dei non morti pur continuando a possedere in alcuni tipi organi come cuore, polmoni o altro non necessitano di questi per sopravvivere e per tanto non sono suscettibili a colpi inferti direttamente a questi o ad altre parti che potrebbero essere vitali per un vivente.

Psicologia e atteggiamento dei non-morti

Per la maggior parte dei non morti non si può definire un profilo mentale dato che non possiedono intelligenza o qualunque altra forma di raziocino. Questi non morti "stupidi" si limitano semplicemente a ripetere meccanicamente le stesse azioni dandogli quindi molta prevedibilità, di certo che se questi sono comandati e diretti da una mente possono di certo possono stupire per la loro "organizzazione". Quei non morti che invece conservano la loro mente, credono invece che data la loro immortalità possano realizzare tutti i loro sogni e desideri, ma bisogna tener conto che i non morti non vivono come i mortali, semplicemente esistono in quanto il tempo su di loro non sortisce (se non in rarissime eccezioni) gli stessi effetti che ha sui viventi: cambiamento, adattamento. Un vivente sa che, avendo un tempo limitato, deve adattarsi a ciò che la vita gli propone cambiando se stesso di volta in volta; un non morto invece non ha di queste "preoccupazioni" per cui è poco atto ai cambiamenti e spesso le loro idee possono rimanere immutate per secoli facendo si che risultino pazzi o fanatici solo perchè fuori dalla loro epoca. Un altro aspetto da analizzare è la capacità di un non morto di fare del bene. In linea generale quando avviene la trasformazione, che di solito è dovuta eventi estremamente malvagi, l'animo subisce un cambiamento tale che quel che di buono c'era scompare. Ciò non toglie che alcuni possano dannarsi della loro condizione portandoli addirittura ad atti di pietà verso le loro vittime, ma ciò può essere dovuto al fatto che il non morto sia sazio o altre circostanze particolari in quanto la maggior parte dei non morti ritiene se stesso un predatore, un essere superiore rispetto ai mortali e per tanto si limita a svolgere il suo "ruolo" nell'equilibrio della vita.