Bjòrn

Da Faerun Legends Wiki.
Versione del 18 lug 2007 alle 16:02 di Bjòrn (discussione | contributi) (Descrizione)

Descrizione

Alto e imponente Bjòrn si presenta come una figura massiccia ricoperta di pelli di vari animali selvaggi.
Avanza con passo lento ma sicuro appoggiandosi a una lunga lancia in legno di pino. Il suo volto è il volto di un uomo maturo, sui quarantacinque inverni, rigato dalle rughe e indurito dalla furia del vento gelido del Nord. Grigia barba e lunghi capelli ispidi incorniciano un'espressione impassibile incastonata da due intelligenti e lucidi occhi azzurri.
Nessuno potrebbe dire con certezza quale sia la vera natura del suo animo e del suo apparire: a volte è sboccato e maleducato, a volte risoluto e indomabile, altre gentile e comprensivo. La verità stà nel concetto che più di tanti altri ha caratterizzato il suo modo di essere e di mostrarsi: "appari quello che gli altri vogliono vedere, solo così avrai accesso ai loro cuori".

Storia

Unico figlio di una ricca famiglia borghese di Neverwinter caduta in un'imboscata tesa da parte della Tribù del Corvo Nero durante una spedizione mercantile, Bjòrn fu trovato nella grande foresta da Skjòld "il gelido", saggio e scorbutico druido di quei luoghi, che seguì il suo orso Rhuss guidato dagli strazianti pianti del neonato.
Cresciuto come suo nipote adottivo, Bjòrn non è al corrente delle sue origini, il suo precettore ritenne che fosse meglio chiudere definitivamente quel triste capitolo che troppo avrebbe compromesso lo spirito del ragazzo.
Giovane curioso e riflessivo, fu iniziato da subito alla via druidica mostrando un' interesse e una passione fuori dal comune.
Crebbe assorbendo gli usi e i costumi dei popoli della grande foresta, facendo della furbizia e della teatralità un'arma importante per mascherare le sue vere intenzioni e i suoi scopi, diventando lo "specchio" di alcuni fattori che caratterizzano quei luoghi selvaggi: risolutezza, rigore, equilibrio e in egual misura calma e furia incontrollabile.
Partito, dopo la morte del suo maestro, per un viaggio di formazione con lo scopo di prendere confidenza con l'estranea "gente di città", è tornato da poco ai suoi luoghi di competenza più consapevole che mai, accettando di buon grado il compito di portare avanti l'opera dei suoi predecessori, utilizzando la diplomazia o qualsiasi altro mezzo necessario per salvaguardare le sue terre.