Golfo di Vilhon

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Dati Generali

Capitale: Nessuna
Popolazione: 5.505.840 (umani 95%, nani 2%, elfi 1%, lucertoloidi 1%)
Governo: Vari regni e città-stato indipendenti
Religioni: Eldath, Helm, Lliira, Malar, Nobanion, Silvanus, Talos, Tempus, Tyr
Importazioni: Metallo
Esportazioni: Cavalli, pesci, pietra, schiavi, vino
Allineamento: NN, LN, LB

Descrizione

Questa regione condivide il suo nome con il corpo d'acqua chiamato il Golfo di Vilhon, una lunga propaggine meridionale del Mare delle Stelle Cadute. La regione comprende anche buona parte delle rive meridionali del Mare delle Stelle Cadute. E' una terra ricca e fertile divisa in città-stato e piccole nazioni sempre in competizione tra loro. Nonostante sia una terra turbolenta, il Vilhon rimane una regione vitale per Faerun: funge da collegamento commerciale tra il Lago dei Vapori, lo Shaar e il resto del mondo grazie ai suoi porti sul Mare delle Stelle Cadute.

Vita

Molti saggi indicano il Golfo di Vilhon come la culla da cui gli umani sono partiti alla conquista e alla colonizzazione di tutto il Faerun. Una scintilla di questo spirito avventuroso è ancora presente nel Golfo: molti degli abitanti locali abbandonano le loro terre in cerca di fortuna come mercenari. La gente del Golfo di Vilhon tende ad accogliere bene i visitatori, in quanto portano notizie e sono una potenziale fonte di commercio. Gli incantatori devono cercare di non farsi troppo notare nel Golfo, in quanto qui i maghi hanno la reputazione di usare i loro poteri in modo capriccioso. La gente del Golfo ha poca pazienza per le dimostrazioni più eclatanti di magia, e ancor meno tolleranza per coloro che usano i loro incantesimi a cuor leggero. Pur essendo una popolazione sofisticata ed evoluta, la gente del Golfo di Vilhon mostra un notevole rispetto per la natura circostante. Questo è in parte dovuto alla storia della regione, segnata da epidemie ed eruzioni vulcaniche, e in parte all'operato dell'Enclave di Smeraldo. Questa organizzazione druidica, fondata nel 374 CV e situata sull'isola di Ilighon all'imboccatura del Golfo di Vilhon, si sforza di mantenere lo sviluppo del progresso umano ad un passo che la natura sia in grado di sopportare.

Storia

L'insediamento più antico nel Vilhon di cui si hanno testimonianze è la città di Alaghon (porto fiorente già nel -37 CV), ora capitale del Turmish. Il successo di Alaghon segnò l'inizio dell'ascesa del commercio e della ricchezza in tutto il Vilhon, il che diede il via a una miriade di città-stato in guerra tra loro, ognuna intenzionata a controllare più territorio e commercio possibile. Le città indipendenti del Vilhon caddero sotto il controllo del Turmish o del Chondath, ma nella maggior parte dei casi, col passare del tempo tornarono ad essere libere. Il Vilhon è stato colpito da numerose epidemie nel corso dei secoli, a causa del suo clima caldo, dei suoi frenetici commerci e delle sue città sovraffollate. Anche l'abuso della magia ha generato ulteriori malattie. La prima grande epidemia colpì la regione nel 75 CV, l'Anno della Morte Soffocante. Metà della popolazione umana del Vilhon venne uccisa, e l'epidemia devastò numerose città. Un'epidemia ancor più tristemente famosa colpì la zona nel 902 CV, quando la nazione del Chondath, al tempo assai potente, era giunta al suo quinto anno di guerra civile. I maghi delle città di Arrabar e Hlath, intenzionati a porre fine alla guerra, scatenarono un'antica magia necromantica che uccise i due terzi della popolazione nella vallata del Fiume Nun. La Guerra Pestilenziale rinforzò il disprezzo dei maghi in tutta la regione e servì al Sespech per conquistare la sua indipendenza, staccandosi dal Chondath. Il Vilhon oggi è una terra di commercio e di intrighi. Le città-stato indipendenti tengono d'occhio i loro vicini più grandi e potenti, i grandi stati si tengono d'occhio a vicenda, e tutti tengono d'occhio gli elfi e l'Enclave di Smeraldo.

Luoghi Importanti

Caverne del Fuoco : [livello: medio-alto] Sulle pendici occidentali delle montagne Orsraun si aprono queste profonde caverne caratterizzate da un'intensa attività vulcanica, fattore tipico della regione. Pare che nell'antichità queste cave fossero popolate da un'antica civiltà probabilmente dominata da elementalisti del fuoco, ma di questa civiltà si sono ormai perse le tracce. Di recente, però, oscure presenze sono tornate a solcare questi sotterranei infuocati, e c'è chi dice che sia coinvolto il Culto del Drago, interessato alla potenza magica del sito.