Nores Moonbow

Da Faerun Legends Wiki.

Descrizione fisica

Nores è un elfo abbastanza alto per la sua razza, magro e dalla pelle molto pallida, con capelli, lunghi e arruffati, e occhi nerissimi, contrariamente alla maggior parte degli altri elfi. Il corpo è molto muscoloso e al tatto si sente che la costante disciplina e pratica delle arti marziali gli hanno inspessito la pelle e i muscoli, senza però ingrossare particolarmente il corpo, tanto che sotto l'ampia tunica sembra il classico elfo fragile e di modesta forza. Sulla guancia sinistra spicca una cicatrice e un'altra cicatrice, molto più vistosa, gli segna il torace e attorno a questa ha tatuato un elfo con una spada dorata che lotta contro un demone con una spada nera e le due lame si incrociano proprio all'altezza della cicatrice. Non ha mai rivelato l'origine delle cicatrici, ma mostra il tatuaggio come monito e dà per scontato che tutti capiscano la simbologia dietro di esso. Il suo viso è sempre placido e sereno, anche quando scherza o combatte difficilmente mostra delle emozioni e sono sempre molto contenute. Quando fa un gesto è quasi sempre lieve e appena accennato. L'unico gesto più ampio che si concede è negli occhi, che spaziano costantemente alla ricerca di nuove cose da contemplare e apprendere. Alle volte si imbambola in contemplazione di qualunque piccola cosa, sostenendo di stare imparando dal ki di quel che ha di fronte. I suoi vestiti sono sempre miseri: si accontenta di una tunica grigia e una cintura colorata a seconda del suo grado nello stile degli animali. Non porta calzature di sorta, sostenendo che anche camminare a piedi nudi sia un costante apprendere e migliorarsi.



Storia

Poco rivela della sua storia da prima di essere preso al monastero dove ha imparato quel che adesso lo muove in giro per il Faerun. Si sa solamente che viveva vicino ad Evermeet e che era interessato alla magia e aveva un dono naturale per il combattimento con le spade lunghe, anche se non sfruttava molto questo dono. Poi non rivela altro fino a quando entrò nel monastero, dove conobbe persone di tutte le razze, che ha imparato a tollerare, pur avendo sempre un certo innato astio verso i nani, per i quali prova fastidio, principalmente dato dal loro odore, più che repulsione. Nel monastero ha anche imparato la tecnica dei Sette Animali Sacri, con la quale combatte, che insegna a studiare ed imitare determinati animali nel combattimento, finché il loro ki non decide di entrare nel combattente e quindi gli permetterà di essere quell'animale, una volta completo. Non tutti credono nella tecnica, ma di certo quando combatte ricorda molto da vicino l'animale a cui si ispira. Per il momento ha completato il suo addestramento come Aquila e Pantera, combatte come Serpente e sostiene che presto anche lo Squalo gli verrà in aiuto. Nel monastero ha anche conosciuto il maestro di cui parla spesso e che tende ad imitare, nella speranza di raggiungere il suo livello di purezza interiore ed è stato sempre il suo maestro ad avvicinarlo alla dottrina di Kelemvor e quindi anche all'odio verso i non-morti, unici esseri senza ki, a suo dire e quindi abomini meritevoli di distruzione. Grazie alla stessa dottrina riesce anche a tenersi sempre sulla via della neutralità, deprecando qualunque cosa e chiunque sostenga che vi sia "giusto" e "sbagliato". Da quando è uscito dal monastero gira per il Faerun con il dichiarato intento di apprendere, migliorarsi e tendere verso la perfezione interiore.

Gesta

Una volta ha impedito che il bacino di Baldur's Gate fosse avvelenato e da allora il Corvo Rosso lo perseguita.

Ha accompagnato Capitan Calvado alla ricerca di un tesoro, che ha portato solo ad una maledizione, a cui ora anche lui è soggetto.

Non tutti sanno che... Uccide con una certa tranquillità qualunque animale possa dargli pelli per perfezionarsi nell'arte della sartoria. Vi vede un qualcosa di puro e naturale, visto che la morte dell'animale ha uno scopo, come vuole il Giudice, e lui lotta ad armi pari, ossia a mani nude, animale (vista la sua tecnica) contro animale e se l'animale lo stende non lo attacca più, poiché vuol dire che era più forte e merita di vivere.

A volte viene pervaso da sentimenti dannosi e considerati malefici, che però tenta di sedare in qualche modo e in solitudine.

E' fiero che Layla lo consideri la sua coscienza, anche se questo porta delle responsabilità che però vuole assumersi.

Non gradisce i paladini a causa del loro atteggiamento troppo tendente a decidere cosa sia buono e cosa sia cattivo e comportarsi in maniera anche violenta per porre rimedio a questo.

Dicono di lui...

Contatti msn/e-mail: nores982@hotmail.it