Autoquest

Da Faerun Legends Wiki.

Cosa si intende per autoquest

Una autoquest è un’avventura pensata e realizzata dai soli giocatori, senza alcun supporto di un membro dello staff. Non verranno quindi creati luoghi o posizionati i nemici per realizzarla, né verranno interpretati png, così come non verranno date ricompense per la buona riuscita della missione. Le autoquest non possono avere alcun impatto sull'ambientazione nè vantaggi, che essi siano ruolistici, di fama o altro, dato che per simili cose è invece necessaria l'approvazione dello staff.


Come creare una autoquest

Con un gruppo di compagni ci sono tantissimi modi divertenti per creare un’avventura diversa dalla “solita” caccia ai mostri, che alla lunga tende ad essere estremamente noiosa e ripetitiva. Se il vostro scopo è quello di eliminare una minaccia di mostri malvagi (o perché no, neutrali o buoni se siete voi il gruppo malvagio) il consiglio è quello di pensare al dungeon o al luogo che si adatta alle esigenze della vostra trama fittizia, sia per locazione che per tipologia di nemici. Una volta trovato un luogo adatto si passa alle motivazioni che spingono lì il gruppo di avventurieri: ci possono finire per caso o più probabilmente per una richiesta di aiuto, per desiderio di esplorazione o per saccheggiarlo, ad esempio. Per dare più spessore alla spedizione si può dividere in più puntate, giocandosi anche le fasi della preparazione e del viaggio, delle varie città o paesi in cui ci si è fermati durante le tappe. Giocarsi una notte di accampamento nel bosco piuttosto che la visita di una città sconosciuta al personaggio, si possono rivelare esperienze estremamente divertenti e formano nel tempo il carattere e la personalità del vostro eroe. Una volta arrivati sul luogo e motivati dallo scopo che ha portato lì il gruppo, si possono complicare ulteriormente le cose! Inserire all’interno dei mostri uccisi delle ricompense o delle tracce, come diari, preparati precedentemente dal giocatore possono portare a compimento la missione oppure farle prendere una piega tutta nuova a cui seguirà una diversa avventura. In questo caso portarsi oggetti ed inserirli nei mostri come se fossero loro proprietà non è scorretto, ma anzi consigliato. In questo tipo di avventure è possibile ipotizzare delle azioni o reazioni dei png, basta che sia fatto con buonsenso e che il png non devi dal comportamento che normalmente avrebbe (un locandiere che ti consegna un messaggio, una cartomante che legge le carte vanno bene). Tuttavia se vi sono mezzi alternativi da usare a posto dei png (una pergamena scritta, un messaggio ricevuto da tizio, un sentito dire, ecc.) è meglio usufruire delle seconde.

Questo era l’esempio di un tipo di autoquest, quello della classica spedizione d’avventura, ma non sono certo le uniche.


Avvisare o meno lo staff per una autoquest

Avvisare lo staff tramite pm di una autoquest che si intende svolgere non è obbligatorio, ma consigliato. I motivi sono due: se un quester dello staff non sa che in quel momento si sta svolgendo una quest tra soli giocatori, potrebbe coinvolgervi in un suo intervento, e questo è sicuramente antipatico perché rischia di rovinare tutti i vostri sforzi ed i piani che avete in mente. Il secondo motivo è che un quester potrebbe decidere di animare png supportando la vostra trama; è importante sottolineare che non bisogna dare per scontato l’intervento del membro staff a favore dell’autoquest, e non bisogna per lo stesso motivo aspettarsi conferma della sua presenza o assenza, per non rovinare lo spirito dell’avventura indipendente.

Cosa si intende per quest

Vengono chiamati così tutti gli interventi con trama gestiti da un quester dello staff. Comprendono sia gli interventi autoconclusivi, sia le trame che si completano in più sessioni, sia gli eventi che toccano il mondo e l’ambientazione.


Con che spirito affrontare una quest

Questi sono più che altro consigli sull’atteggiamento da avere durante un’avventura per goderne appieno. Cerco di suddividerli in punti dato che trattano argomenti diversi; ci sono sicuramente altri aspetti su cui focalizzarsi ma questi sono quelli che io reputo più importanti.

1) Vivetela in modo attivo e non passivo. A parte l’ambiguità che si presta a facili battute, questa frase racchiude un bel messaggio: siate propositivi! Non lasciate che gli eventi della storia vi travolgano, ma siate i veri protagonisti dell’avventura. Se volete fare qualcosa fatela, dato che non esiste un solo modo per portare a termine le cose (come d’altronde non sempre queste riescono nel modo sperato), e risulterà più divertente sia per il DM sia per chi gioca.

2) Siate fieri delle sconfitte. Una scelta sbagliata, un fallimento o la cattiva riuscita di un piano, sono da prendere in considerazione. Questo non deve portare a facili scazzi, significa solo che il personaggio è “umano” e, come chiunque altro, può prendere delle batoste. Una esperienza negativa segna il vostro personaggio tanto quanto un’impresa riuscita, e ne migliora lo spessore e la caratterizzazione.

3) Sfruttate i tempi morti. In determinate quest, in particolare quelle di lunga durata, accade che ci siano momenti più tranquilli e giocabili senza la supervisione del DM. Approfittate di questi spazi per giocare tra di voi e pensare insieme come agire in futuro; spesso capita che questi momenti non vengano affatto utilizzati, e che la parte di pianificazione oppure il dover mettere al corrente un membro del party, vengano giocati durante la sessione seguita dal quester.. perdendo una grande quantità di tempo e limitando quindi la sessione con i png.

4) Lo scopo dell’avventura. Che sia un’autoquest oppure una quest, lo scopo è quello di divertirsi insieme ad altre persone. Non è quello di vincere, non è quello di guadagnare punti esperienza e soprattutto oggetti. Può sembrare un discorso utopistico, ma troppo spesso si creano screzi immotivati per futilità simili; siamo una comunità di giocatori, ci sono sicuramente simpatie ed antipatie, ma siamo qui per giocare insieme ed in gruppo. Davanti al divertimento dato da una giocata tutto il resto dovrebbe passare in secondo piano, e se così non fosse sarebbe il caso di rivedere le proprie priorità.




Si ringrazia il fu Gm Kin