Rehezaw Dheck

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Descrizione Fisica

L'aspetto di Rehezaw Dheck rappresenta bene l'ossimoro che si porta addosso: è trasandato ma non sporco, consunto dagli affanni ma non vecchio. Alto poco meno di 180 cm, ha spalle robuste e larghe. I capelli sono oramai screziati di grigio, con qualche ostinata striatura castano - rame che ancora appare. Sul collo ha una cicatrice, simile a quella che possa aver lasciato un nodo scorsoio. Non ha altri segni particolari, e sebbene abbia una voce modulata, calma e piacevole, non ha apparenze degne di nota.

Storia

Rehezaw Dheck nasce a Waterdeep, da genitori onesti e laboriosi. Per tutta l'infanzia Dheck non è stato diverso d'altri. La famiglia laboriosa ed unita ha formato nella sua mente l'idea che avventurieri e gente di simile guisa sono solo opportunisti ed inaffidabili. Appena passati i dieci anni, ebbe una sorella. Il nuovo arrivo in famiglia allietò il giovane Dheck, ma la gelosia, il primato perso d'essere il solo figlio di due genitori premurosi gli scatenarono crisi nervose che sfociavano, con timore da parte di tutta la famiglia, nelle prime e piccole dimostrazioni di stregoneria da parte di quel Dheck ancora ragazzino. Seguendo i consigli di suo padre, Rehezaw tenne a bada le sue capacità. Quando però, quattro anni più tardi, le manifestazioni iniziavano a diventare estremamente frequenti e a volte addirittura violente, la famiglia investì risparmi e speranze pagando per il proprio primogenito un viaggio fino ad Halarahh, dove il ragazzo avrebbe potuto imparare non solo la magia (cosa che avrebbe potuto fare anche a Waterdeep) ma anche la discrezione che nei dettami di Azuth prevedeva che la magia sarebbe stata usata con parsimonia. Il suo apprendistato ad Halarahh è durato sedici anni, ed al momento del suo ritorno a Waterdeep ha 32 anni.

Curiosità

- La cicatrice che ha sul collo non è il segno di una impiccagione. Si stava strozzando con la cinghia della borsa mentre si gettava da un ponticello per sfuggire a dei coboldi inferociti.

- Ha una visione "sciamanica" del mondo. Pensa che tutto possieda uno spirito. Cerca quindi d'essere corretto sempre, per non offendere alcuno spirito, anche se non ha propensioni particolari verso bontà o malvagità.

- Non si ritiene un avventuriero, ma un viandante.

Gesta

- Con Rhaleron ed alcuni altri avventurieri ha combattuto contro una folle necromante nelle caverne poco distanti da Baldur.

- Dopo il suo ritiro ad Halarahh, è tornato con Leaf e Rhad sulle tracce di quella necromante. Ha scovato Taddeus, un sedicente studioso, rivelatosi poi necromante a sua volta. Sopravvissuto per miracolo ad uno scontro con quest'ultimo, ha recuperato un libro insanguinato che parla di una misteriosa "fonte".

- Con Samandra ed un folto gruppo, si è diretto alla ricerca di una lancia di ghiaccio.


Non tutti sanno che...

- Quando prende la mira, lo fa usando il bordo del suo cappellaccio logoro. Senza di quello, mira a casaccio.

- Sebbene non sia un mago, durante il periodo di studio ad Haralahh ha imparato a trascrivere quelle che lui chiama "parole di potere" su pergamena.

- Non ama il contatto fisico con gli altri.

- Dopo aver sconfitto la Necromante con un gruppo d'avventurieri, tornò ad Haralahh per "schiarirsi le idee" sul suo futuro.

- Nonostante l'aspetto consunto, in fondo ha appena superato i 35 anni, quindi è a metà della sua "speranza di vita".

Dicono di Lui...

  • Ce ne è voluto di tempo per fargli capire che anche un Uomo di Stracci ha il potenziale di diventare un eroe... Non so se l' ha capito ancora, eh! Ma qualche miglioramento si vede, e sono sicuro che farà passi da gigante! *pensa* La sua arma migliore comunque non è l' Arte, ma l' essere una persona concreta. Un umano come nessun altro, peccato non sia un elfo! - Rhaleron Nihylent
  • Un uomo davvero insolito. Possiede le conoscenze e l'arte di un nobile, ma al contempo, l'umiltà di un uomo di stracci... Ho la sensazione che lo rivedrò ancora, e ringrazio la Triade se me ne concederà l'onore. - Roland Aerith
  • E' un uomo strano, davvero! La sua capacità di mettere sempre la parola giusta, ma anche quella che non ti aspetti, è qualcosa che lo rende unico. Penso che non lo chiamerò mai "uomo di stracci", è qualcosa di troppo lontano dalla realtà e dalla stima che ho per lui. Inoltre il suo modo di apparire consumato ma lontano dalla fine, saggio e orgoglioso nella sua umiltà mi ricorda una persona che per me è stata importantissima. Penso che se lo conoscessi meglio potrei costruire con lui un rapporto simile. Luinè


  • E' strano davvero dolcezza... Stra dice di essere solo un uomo di stracci... fa capire che la sua parola non vale nulla. In realtà è meglio tenerselo stretto! Vale più oro di quello che pesa! Susù
  • Misterioso Uomo di Stracci è saggezza che nasce dal deserto, ha la stessa umiltà di un piccolo granello di sabbia, ma l'immensa forza di di un grande deserto.

E da dove viene ha imparato come vita è fragile e facile da spezzare, ma anche bisognosa di poche semplici cose. Anche se a volte saggezza è troppo enigmatica per Samandra *Sorride debole, guardando il boccale* Samandra

  • Le premure che ha verso il prossimo e i suoi modi di fare pacati rivelano la nobiltà insita nel suo animo. Quel "mendicante", come lui stesso è solito definirsi, ha un' umiltà eguagliata solo dalla sua saggezza. Un alleato prezioso, un amico unico. - Zaroasthar

Le rime dell'uomo di stracci.

Rehezaw Dheck, che si autodefinisce un uomo di stracci, crede nei dettami di Azuth ed utilizza con parsimonia la propria magia. Tuttavia, per ringraziare le forze che permettono tali prodigi, è solito recitare dei versi, quando utilizza le proprie capacità magiche:

  • Armatura magica: Possente è il guerriero, e nulla lo scalfisce. Questo è il mio comando, e la realtà mi obbedisce.
  • Mani brucianti: Cala adesso un sipario di fiamma, su cenere di sogni e dei sogni il dramma. Ora, qui, muoia bruciando, questo io invoco, questo è il mio comando!
  • Freccia acida di Melf: Con una parola di veleno e di morte, l'uomo di stracci ha segnato la tua sorte.
  • Luce: Tanto la notte è tetra, tanto il cammino è truce: il mio comando è una parola di luce.
  • Sonno: Una parola di polvere che viene dal regno delle fate, per voi che la udite, adesso sognate.
  • Fulmine (coming soon): Per volere dell'uomo di stracci, la cui ira è giunta al culmine, io chiamo alla battaglia lo spirito di un fulmine.
  • Dardo incantato: Un arciere fantasma ai miei ordini in questa battaglia, ed al mio comando, i nemici di rancore bersaglia!
  • Palla di fuoco: Per ordine dell'uomo di stracci, capace di un odio che arde in eterno, si spalanchino sulla battaglia i cancelli dell'inferno!

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