Antichi Mali Eterni

Da Faerun Legends Wiki.

Poche creature, tra cui gli dei e gli antichi mali eterni, erano presenti all’alba di Abeir-Toril. Tre di questi mali, Dendar il Serpente della Notte, Kezef il Segugio del Caos e Ityak-Ortheel, il Divora Elfi anno tutti giocato un ruolo importante nel passato recente di Faerun. Il loro ruolo più noto lo hanno avuto negli intrighi di Cyric (il Principe delle Menzogne) dovuti al tentativo di guadagnare un potere ancora maggiore e nell’eterno tentativo di Malar di distruggere gli elfi.

Dendar

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Dendar the Night Serpent: Dendar il Serpente della Notte nacque poco dopo che la prima creatura ebbe avuto un incubo durante il sonno. Nelle sue fauci ha un innumerevole mucchio di sogni orribili e di visioni folli che divora dall’alba dei tempi. Gli piace il sapore di particolari tipi di incubi e gusta alla stesso modo i sogni di re e dei. Ancora più terrificante è il fatto che se non placa la sua insaziabile fame ogni creatura, mortale o divina, ricorderà ogni incubo che abbia sognato da sempre nei dettagli più atroci. Si suppone che sarà il precursore della fine del mondo e degli dei stessi. Gli occhi con pupille socchiuse del Serpente della Notte sono del colore malsano giallo-nero tipico delle uova marce. Ha una lingua biforcuta che guizza incessantemente sopra le sue melliflue labbra. I suoi denti mostruosi sono sempre ricoperti con la viscida essenza dei sogni perduti. Parla con un sibilante voce maligna che gronda di antichi orrori. Scaglie nere come la mezzanotte sul suo corpo colossale celano e servano come fisica incarnazione dei più terrificanti sogni abbia inghiottito. Sebbene possa scivolare tra le Distese della Rovina e della Disperazione o in ognuno dei piani inferiori a piacimento il Serpente della Notte si trova quasi sempre nel fondo della sua tana. Dendar vive in una vasta caverna vicino al fangoso fiume che attraversa molti del Fugue Plane. Il sibilio del respiro del Serpente della Notte echeggia attraverso il piano mentre dorme, nutrendosi con soddisfazione degli incubi dimenticati del mondo. Chiunque si avvicini alla sua tana lo trova sveglio e in attesa mentre gusta in anticipo il sapore e rivive i perduti incubi dell’intruso. Le sue fauci cavernose sono grandi abbastanza da inghiottire un gigante e la sua lingua può gettare al suolo un uomo in armatura con un singolo colpo. Al di sotto della sua lingua c’è un pantano di untuosa saliva e ossa mezze divorate – la manifestazione fisica dei resti della sua dieta a base di sogni. Per gli antichi Rus Dendar era Nidhogg, il serpente che rodeva le radici dell’albero del mondo che connetteva tutto. A Calimport è conosciuto erroneamente come il Padre della Rassegna della Notte . Nelle giungle del Chult Dendar è chiamato Divoratore del Mondo. Le leggende dicono di come Ubtao, creatore del Chult, combatterà il Serpente della Notte quando emergerà da una gigantesca porta di ferro situata al di sotto di uno dei Picchi di Fiamma cercando di divorare il sole. Se Ubtao fallisce le leggende dicono che Dendar divorerà letteralmente il sole e che infine arriverà la fine del mondo.


Kezef

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Kezef the Chaos Hound: Kezef è una creatura unica che vaga per i Piani Esterni cacciando in continuazione i Fedeli, le anime di coloro che hanno scelto di adorare un dio al di sopra di tutti gli altri. Non gli piacciono Falsi e Miscredenti ed è indebolito dal sapore dei vacui spiriti dei non morti. Quando Kezef distrugge un Fedele la larva che sostiene la sua pelle fuoriesce dal suo scheletro nerastro per divorarne il corpo. La creatura inghiottita poi si accalca lentamente contro il corpo di Kezef, facendolo apparire gonfio e sazio. Chiunque subisce questo destino viene distrutto per sempre, al di là anche del richiamo divino. Il Devastatore dei Cieli apprezza la scia dell’astio e a volte si ferma e diventa tangibile cosicché possa gustare una particolare traccia succosa. Nella sua scia lascia incubi terribili particolarmente graditi da Dendar il Serpente della Notte. E’ nauseato dalle tracce di felicità rivoltante e sconsiderata. Kezef appare come un grosso mastino con una malignità ultraterrena, occhi rossi e coda da roditore. Larve abbondano nel suo pelo facendo cambiare continuamente il suo manto sull’ossatura e sui tendini appena coperti. La sua carne è putrida come il pus di una ferita aperta da tempo e le sue zampe lasciano impronte infuocate che al suo passaggio si trasformano in buche di icore bruciante. Denti appuntiti luccicano come pugnali nerastri. Il suo sangue è un oscuro putrido liquido corrosivo e lui stesso irradia una pestilenziale aura di decadenza. Il suo fetido respiro estingue tutti i fuochi vicini e lui puzza come il dolciastro fetore di morte antica. Tutte le creature dotate di olfatto possono seguirne la scia da molte miglia di distanza. Il Segugio del Caos parla con un basso e sordo ringhio. Kezef fu imprigionato per secoli nelle Distese della Rovina e della Disperazione da un’alleanza di dei faeruniani allorché il Circolo dei Poteri Superiori proibì il contatto con la bestia sia degli dei che dei mortali. Dopo che fu imprigionato i poteri scommisero che Kezef non potesse rompere il guinzaglio forgiato da Gond il Portatore di Meraviglia. Kezef permise a Gond di mettergli una robusta catena di corta lunghezza attorno al collo, ma in cambio Tyr dovette mettere la sua mano destra tra le mascelle bavose del Segugio del Caos. Gond ancorò la catena miglia in profondità, sul fondo delle caverne delle Distese e Mystra avvolse la bestia in una cortina infrangibile di energia magica che si riparava automaticamente da sola. Da queste due trappole Kezef non poteva fuggire, e nessuno poteva raggiungerlo. Quando Kezef scoprì di essere davvero incatenato amputò la mano di Tyr e godette per secoli di quella divina essenza mentre cercava di liberarsi. Kezef fu in seguito liberato,dalle macchinazioni di Cyric, per tornare ancora una volta a cacciare le anime allo stesso tempo mortali e divine.

Ityak-Ortheel

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Ityak-Ortheel, the Elf-Eater: Nascosto nelle profondità dell’Abisso fin dall’alba della preistoria di Abeir-Toril il Divora Elfi dimora in una tana intasata dal pantano, emergendo dalla putrida melma primordiale solo quando evocato da Malar il Signore delle Bestie. Da lontano Ityak-Ortheel sembra una tartaruga colossale. Tre piedi cilindrici di grossa circonferenza, ciascuno largo come un nodoso tronco di quercia sostengono un carapace tondeggiante più duro del granito. Nonostante le apparenze Ityak-Ortheel può muoversi su ogni terreno alla velocità di un cavallo al galoppo. Sotto lo scudo sporgente del ruvido carapace il massiccio mostro ha un umido, sdentato buco risucchiante sul lato tondeggiante del corpo. L’apertura rossa sangue è capace di espandersi fino ad una voragine aperta, o di comprimersi in un lungo becco indagatore. Tra le sue fauci agitate lame cartilaginee sferzano come lingue di gigante, riducendo all’istante qualsiasi creatura spazzolata dentro dalla circondante massa di tentacoli in una massa sanguinante. Due ventine di tentacoli ognuno lungo più di 100 piedi coronano le fauci cavernose del Divoratore di Elfi.Come i tentacoli di un calamaro gigante, ogni appendice è munito di un gran numero di ventose utilizzate per intrappolare la preda e trascinarla verso l’orrido orificio del mostro. Ogni tentacolo serpentiforme sembra sondare come un essere intelligente ed è capace di attaccare le vittime frontalmente, sul fianco o da dietro il ripugnante mostro. Ityak-Ortheel ha un debole intelletto guidato dalla sua smisurata fame per gli elfi e dall’astio verso tutti gli essere viventi. Non ha occhi né orecchie ma può percepire la presenza di tutte le creature a sangue caldo di tutte le taglie e facilmente determinare quali sono elfi. Il Divora Elfi emerse la prima volta da una pozza del sangue mescolato di Gruumsh, Dio Supremo degli orchi e di Corellon Larethian, Re degli Dei degli elfi nel periodo subito successivo alla loro leggendaria battaglia. Non notato da tutti gli dei, fuggì immediatamente nell’Abisso, dove da allora si nasconde in uno degli strati dimenticati del piano. Durante la storia conosciuta, Ityak-Ortheel ha piagato la razza elfica. E’ dipendente dal capriccio di Malar o delle altre divinità per essere mandato in visita al piano delle sue prede favorite, ma dopo queste digerisce gli spiriti delle vittime per gli anni a seguire. Nonostante il Divora Elfi possa ingerire praticamente di tutto, trova sostentamento solo dagli elfi. Possono passare secoli tra i pasti senza problemi. Solo nell’ultimo millennio Ityak-Ortheel è caduto sotto il controllo di Malar. Appena un secolo fa ha distrutto una comunità elfica dopo essere stato trasportato su Faerun dal Signore delle Bestie. In risposta a questa e altre minacce gli elfi costruirono un portale chiamato Fey-Alamtine nel regno di Synnoria sull’isola di Gwynneth nel cuore dell’arcipelago delle Moonshae. Questo portale era accessibile a chiunque su Faerun per mezzo del triangolo di platino Alatine conservato dal leader di ogni comunità elfica. Quando il Divora Elfi appariva gli elfi potevano fuggire attraverso i portali fino a Synnoria, portando il triangolo con loro e quindi giungere sull’isola incantata degli elfi, Evermeet. Mentre perseguitava gli elfi di Thy-Tach durante uno dei suoi viaggi nei Reami, il Divora Elfi toccò il triangolo Alatine della tribù. Poco dopo, nel 1365 CV, l’Anno della Spada, Malar divinò il terminale del Fey-Alamtine dopo molti anni di frustrazione. Con l’aiuto di Talos il Distruttore il Signore delle Bestie scatenò Ityak-Ortheel su Synnoria contro il Fey-Alamtine, danneggiando irrimediabilmente il portale. Il Divora Elfi devastò gran parte della terra di fey e distrusse Chrysalis, la capitale, e Argen Tellitynd, il Palazzo delle Ere, prima di essere bandito nuovamente nell’Abisso da Alicia Kendrick, principessa umana (ora regina) dei Folk.