Lardak

Da Faerun Legends Wiki.
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Descrizione fisica e caratteriale

Lardak è alto 195 cm e pesa 120 kg. Robusto dalla muscolatura possente, le spalle larghe e poderose, il petto massiccio e le braccia pesanti. Snello di fianchi dalla pelle abbronzata dal sole, gli occhi azzurri, brucianti e lunghi capelli biondi che ricadono sulla sua fronte spaziosa. Ha la prontezza e il riserbo dei taglialegna, la resistenza dei montanari, la forza erculea del padre guerriero e una spiccata familiarità con il coltello, l’ascia e la spada.

Storia

Quando i Gemelli videro la luce, fu nel sangue. E non il sangue del parto e le urla di una partoriente: Il Sangue dei fratelli morti e le urla dei nemici feriti. Nacquero in una battaglia, e presero la loro prima vittima nel momento stesso in cui il repiro bruciò loro i polmoni. Per Le due piccole vite gli dei reclamarono quella della Madre. Lardak e Youran, figli di Dagdar della Tribù del Lupo Grigio. Fu Youran il primo ad uscire dal ventre materno, come a voler sottolineare la sua voglia di esplorare il mondo e di vedere con i suoi piccoli occhi i colori che lo circondavano. Lardak venne immediatamente dopo. Esisteva un legame fra i due piccoli, quel legame tipico dei gemelli, erano due lati della stessa medaglia: diversi, eppure parte di un tutto unico. Lardak crebbe presso la Tribù in un accampamento ai piedi di una montagna, assieme al padre e al fratello, una infanzia e una adolescenza tranquilla, per quanto tranquilla possa essere la vita in un villaggio tribale del Lupo Grigio. Lardak già dalla giovane età si addestrava spesso con suo padre nell’uso delle armi ed apprendeva dai saggi sciamani il valore di Uthgar, l’importanza della battaglia e della forza ed il grande potere che deriva dalla luna quando si mostra in tutta la sua grandezza. Passarono alcuni inverni e Lardak crebbe in forza ed in altezza, le giornate passate nei monti a guerreggiare e cacciare con gli altri giovani della tribù e le sere davanti al fuoco nel centro del villaggio ad ascoltare gli anziani raccontare le gesta di grandi guerrieri. Poi giunse una notte maledetta, quella notte il vento sembrava ululare sul villaggio. Le capanne erano sul punto di cedere all'impeto delle raffiche da un momento all'altro. Violenti scrosci di pioggia si abbattevano sulla terra trasformandola in fango e con un boato la montagna alle spalle del villaggio cedette. Un’enorme valanga piombò giù dalla montagna travolgendo ogni cosa che trovò sul suo percorso. Tra le urla e le grida della tribù, nulla fu risparmiato. La luce del sole rischiarava quelle terre quando da quel manto bianco sbucò una mano. Il giovane Lardak non si era dato pace ed aveva scavato in quella tomba di ghiaccio per ritrovare l’aria perduta. Attorno a lui non vi era altro che morte, nulla del villaggio era rimasto intatto e nessun’altro oltre lui sembrava essere rimasto in vita. Forse quello era il volere di Uthgar, la montagna era un nemico troppo forte per lui e come gli avevano da sempre insegnato, il più forte prende tutto e così aveva fatto quell’immensità rocciosa, aveva preso ogni cosa che era legata a lui. Fu così che Lardak si mise in cammino verso sud alla ricerca di altri fratelli che potessero accoglierlo e con cui poter nuovamente combattere. Erano oramai mesi che vagava senza una meta per quelle tundre. Dal giorno della valanga non si era dato pace e non si era mai fermato due notti nello stesso posto. La fame lo attanagliava ed il rigido inverno rendeva difficile la sopravvivenza: la cacciagione scarseggiava sempre di più. Giunse in una grande città, Waterdeep, ma essendo nuovo alla civiltà e senza legge per natura, si trovò presto in contrasto con quelle genti civilizzate. Sfuggito alla civiltà, il giovane Lardak si diresse ancora a sud in cerca di qualche traccia delle altre tribù Uthgar, finché non giunse in una grande foresta al cui centro sorgeva una possente quercia. Alcuni disegni tribali erano incisi sulla dura corteccia e delle lance erano conficcate nel terreno tutt’attorno, al giovane Lardak bastò un’occhiata per capire che forse aveva trovato quel che cercava.

Curiosità

Gesta

Dicono di Lui...

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