Valkan

Da Faerun Legends Wiki.




Descrizione Fisica

Valkan attualmente ha 32 anni, è sempre stato contraddistinto da una insolita fortuna che il suo maestro attribuiva ad un favore particolare del Dio delle Tempeste, ma che risiedeva forse più realisticamente nella forte convinzione del ragazzo a mostrarsi tenace dinanzi a quell’uomo così prepotente ed aggressivo. La sua presenza imponente composta sia dalla grande altezza che dall'ampio petto d'orso che lo caratterizzava si mostra ben selvaggia grazie ai lunghi capelli e barba bruna, rimasti da tanto tempo incolti. Con i suoi duri occhi verdi e la imbrunita dalla vita nei boschi Valkan mostra una saggezza ed un'avvenzione alla riflessione che sembrano scontrarsi con la tensione dei suoi movimenti e con gli scatti d'incoerenza che a volte gli inondano lo spirito, inviatigli forse proprio dal suo Dio Talos, a ricordargli la sua appartenenza e che l’equilibrio della natura si mantiene attraverso il Caos ed il continuo rinnovamento.

Storia

Valkan nacque nella cittadina commerciale di Nashkel dove i genitori possedevano un piccolo negozio di pelli. La sua infanzia trascorse in modo tranquillo, portata via dalle giornate passate ad imparare da suo padre le regole della caccia e della sopravvivenza nei boschi, mentre la sera la madre lo istruiva ai comportamenti cittadini e gli narrava favolosi racconti prima che si addormentasse. Valkan però, per quanto possa sforzarsi, ancora ora non riesce a ricordare i nomi dei suoi genitori. Quando era adolescente infatti, egli venne loro strappato via. Si trovava a caccia con suo padre nel bosco in una bellissima giornata del mese di Tarsakh, avevano appena adocchiato un grosso cervo, quand’ecco che il tempo improvvisamente peggiorò. In pochi momenti sopra di loro si riunirono nere nubi di tempesta, e grosse gocce di pioggia iniziarono a cadere rumorose. Il padre di Valkan era indeciso se abbandonare o no quella bellissima preda e prima di ritirarsi al riparo decise di tentare un colpo con l’arco, questo andò a segno ed il cervo cadde a terra senza vita. In quel momento però alcuni fulmini iniziarono a riversarsi al suolo e preoccupato per il loro destino l’uomo si voltò per portare suo figlio al sicuro. Quando si fu voltato però vide che alle spalle del figlio, con le mani poggiate su di lui a bloccarlo, vi era una grossa figura avvolta in un grande mantello di pelliccia logoro che le ricopriva anche il volto grazie ad un cappuccio. “Ti allontani senza la tua preda?” gli domandò la figura incappucciata, e senza aspettare che l’uomo rispondesse “valla pure a prendere, io adesso ho la mia.” Detto ciò strinse ancora di più le mani sul ragazzo e fece per allontanarsi, quando il padre di Valkan lo intimò di lasciarlo, in quanto era suo figlio. “Oh no, non è più così, questo fanciullo mi è stato indicato da Talos in persona, lui verrà con me.” La voce era risoluta e con una punta di disprezzo per l’uomo dinanzi ad egli. Si voltò e si allontanò mentre il cacciatore provava a rincorrerlo ma veniva bloccato da due grossi lupi che gli ringhiavano contro. Quel personaggio incappucciato era Urghed, un druido che viveva per lo più all’esterno della società dei suoi pari in quanto veneratore del Dio della Tempesta, le cui vie caotiche e spregiudicate gli altri guardavano con sospetto, pur riconoscendo in Urghed una sua profonda, seppur a suo modo ossia spesso contorta, convinzione nella salvaguardia dell’equilibrio. Egli vagava per le terre del Toril, seguendo quelli che riteneva i capricci del suo Dio e cercando di rimuovere i limiti che gli esseri viventi aggregati nelle società mettevano alla furia della natura. Fu lui a dare a Valkan questo nome, lui a tenerlo con sé per ben 14 anni e ad insegnargli ugualmente tutto ciò che sapeva sulle forze della natura e sulle dottrine di Talos, su come vivere tra gli animali e farseli amici, e su come violare la sicurezza dei civilizzati per rendere onore alla natura selvaggia. Questi anni di insegnamento non furono affatto facili, Urghed infatti era un maestro crudele e volitivo e più di una volta aveva rischiato di uccidere Valkan con le sue prove. Un giorno però, quando il percorso ed i poteri di Valkan erano ormai formati ed egli si mostrava in tutta la sua imponenza, quel giorno Urghed ebbe uno dei suoi attacchi volitivi e divenne invidioso del suo discepolo, il quale da par suo aveva sempre tenuto dentro di sé un segreto odio per il suo maestro, da quando questi gli aveva raccontato di come l’aveva rapito e per come sembrava non curarsi della vita di questi, lo notò e puntò su quell’invidia per sfidarlo a vedere chi fosse il preferito di Talos. Attesero per giorni una tempesta e quando questa arrivo si misero all’aperto, braccia verso il cielo ad attendere di vedere chi il fulmine avrebbe preso e chi invece risparmiato ed eletto a favorito. Da allora Valkan si aggira da solo tra le oscure selve ed il limitare dei luoghi civilizzati, familiarizzando con i boschivi, soprattutto per esortarli a combattere il dilagare della civilizzazione umana senza remore. Egli attualmente cerca di riunire gli altri druidi che non abbiano timore nello schierarsi dalla parte dell’irrequieto circolo delle cose, specialmente chi colga come lui il limite amputante che le grandi città pongono al libero manifestarsi delle forze della natura, libero manifestarsi che egli cerca di promulgare ad ogni costo, nel compito di servire l’equilibrio naturale attraverso la volontà del suo Dio.




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Gesta

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