Differenze tra le versioni di "Jandar Dyernina"

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== Storia ==
 
== Storia ==
Jandar nacque il 10 Ches del 1359 a Immilmar, capitale del [[Rashemen]]. I genitori sono nativi: il padre è un fabbro che lavora per [[Tholli Ironweaver]], uno dei migliori armaioli del [[Rashemen]], mentre la madre, un tempo aspirante Ethran che abbandonò gli studi da giovane, si dedica alle faccende domestiche. Jandar ha una sorella gemella, Shevarra, che perse di vista a 10 anni: lei iniziò a studiare per diventare una Wychlaran, mentre lui imparò a maneggiare  l’incudine e il martello dal padre nonostante la tenera età. Tre anni dopo, spinto da ideali patriottici comuni a tutti i Rashemi e dalle leggende locali sui berserker, decise di farsi addestrare da un vecchio amico del padre, guerriero della Loggia del Grande Cervo a riposo.
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Jandar nacque il 10 Ches del 1359 a Immilmar, capitale del [[Rashemen]]. I genitori sono nativi: il padre è un fabbro che lavora per [[Tholli Ironweaver]], uno dei migliori armaioli del [[Rashemen]], mentre la madre, un tempo aspirante Ethran che abbandonò gli studi da giovane, si dedica alle faccende domestiche. Jandar ha una sorella gemella, [[Shevarra Dyernina|Shevarra]], che perse di vista a 10 anni: lei iniziò a studiare per diventare una Wychlaran, mentre lui imparò a maneggiare  l’incudine e il martello dal padre nonostante la tenera età. Tre anni dopo, spinto da ideali patriottici comuni a tutti i Rashemi e dalle leggende locali sui berserker, decise di farsi addestrare da un vecchio amico del padre, guerriero della Loggia del Grande Cervo a riposo.
 
Dopo 7 anni di preparazione, Jandar, ormai ventenne, partì per iniziare il suo dajemma, il viaggio per il mondo alla scoperta di se stessi che tutti i giovani uomini Rashemi intraprendono per essere considerati adulti.
 
Dopo 7 anni di preparazione, Jandar, ormai ventenne, partì per iniziare il suo dajemma, il viaggio per il mondo alla scoperta di se stessi che tutti i giovani uomini Rashemi intraprendono per essere considerati adulti.
 
Vagabondò tra la [[Costa della Spada]] e le [[Marche d'Argento]], dove strinse amicizia con alcuni [[Utghardt]] e si ritrovò a combattere insieme a loro in diverse occasioni. Ma fu l'incontro con [[Namiir Iltazyara]] l'evento che maggiormente segnò il suo viaggio. Deciso a diventare un grande berserker come lui, iniziò a cercare grandi sfide che potessero farlo crescere. Riesce anche a ricongiungersi con la sorella, anche lei in dajemma, nel primo mese del 1380. Ultimamente lo si può trovar spesso in sua compagna, e quando non è con lei, è in viaggio alla ricerca di avventure.
 
Vagabondò tra la [[Costa della Spada]] e le [[Marche d'Argento]], dove strinse amicizia con alcuni [[Utghardt]] e si ritrovò a combattere insieme a loro in diverse occasioni. Ma fu l'incontro con [[Namiir Iltazyara]] l'evento che maggiormente segnò il suo viaggio. Deciso a diventare un grande berserker come lui, iniziò a cercare grandi sfide che potessero farlo crescere. Riesce anche a ricongiungersi con la sorella, anche lei in dajemma, nel primo mese del 1380. Ultimamente lo si può trovar spesso in sua compagna, e quando non è con lei, è in viaggio alla ricerca di avventure.

Versione delle 18:19, 7 feb 2010

jandaravatar23.jpg

Descrizione Fisica e Caratteriale

Per essere alto 1,75 metri (poco più della media Rashemi), Jandar possiede un imponente struttura fisica: spalle larghe, braccia forzute, ampio torace e gambe massicce. Nonostante questa sua mole, ha una notevole agilità e padronanza del corpo che gli consente di essere non solo un ottimo combattente, ma anche un gran atleta. I lineamenti del suo viso sono duri, marcati, danno l’idea di un uomo dell’est, e il suo forte accento non fa altro che confermarlo. I suoi occhi sono piccoli e di color castano scuro, mentre i suoi capelli sono nero corvino, lisci e lunghi, con 2 spesse trecce che arrivano sino all’addome. Ha molta cura della propria barba, stando attento che non superi mai la lunghezza di una falange. La sua pelle è piuttosto chiara e porta i segni di vari combattimenti su tutto il corpo: i due più evidenti sono una cicatrice all’occhio e all’orecchio destro. E’ una persona semplice, adora scherzare con i propri amici di fronte ad una buona bottiglia di jhuild, ma sa anche essere duro e inflessibile se necessario. Ama la vita all’aria aperta e ama ancor di più la sua terra. Con gli sconosciuti è solitamente di poche parole e diffidente. E’ coraggioso, ma soprattutto è onorevole. Rispetta e segue le tradizioni, gli usi e i costumi Rashemi.

Storia

Jandar nacque il 10 Ches del 1359 a Immilmar, capitale del Rashemen. I genitori sono nativi: il padre è un fabbro che lavora per Tholli Ironweaver, uno dei migliori armaioli del Rashemen, mentre la madre, un tempo aspirante Ethran che abbandonò gli studi da giovane, si dedica alle faccende domestiche. Jandar ha una sorella gemella, Shevarra, che perse di vista a 10 anni: lei iniziò a studiare per diventare una Wychlaran, mentre lui imparò a maneggiare l’incudine e il martello dal padre nonostante la tenera età. Tre anni dopo, spinto da ideali patriottici comuni a tutti i Rashemi e dalle leggende locali sui berserker, decise di farsi addestrare da un vecchio amico del padre, guerriero della Loggia del Grande Cervo a riposo. Dopo 7 anni di preparazione, Jandar, ormai ventenne, partì per iniziare il suo dajemma, il viaggio per il mondo alla scoperta di se stessi che tutti i giovani uomini Rashemi intraprendono per essere considerati adulti. Vagabondò tra la Costa della Spada e le Marche d'Argento, dove strinse amicizia con alcuni Utghardt e si ritrovò a combattere insieme a loro in diverse occasioni. Ma fu l'incontro con Namiir Iltazyara l'evento che maggiormente segnò il suo viaggio. Deciso a diventare un grande berserker come lui, iniziò a cercare grandi sfide che potessero farlo crescere. Riesce anche a ricongiungersi con la sorella, anche lei in dajemma, nel primo mese del 1380. Ultimamente lo si può trovar spesso in sua compagna, e quando non è con lei, è in viaggio alla ricerca di avventure.

Curiosità

  • Viaggia portandosi dietro una bottiglia di jhuild originale.
  • In battaglia usa lo stile di combattimento della Loggia del Grande Cervo, anche se ultimamente sta adottando anche quello della Loggia del Lupo, di cui ha ancora poca padronanza.

Non tutti sanno che...

  • Intorno al mese di Flamerule del 1379, insieme a Tharn Stoneshield ha aiutato Enghel, Krug, Unmaar, Kaleb e altri Uthgardt ad annientare varie tribù orchesche sparse nel Faerùn.
  • Con l’aiuto del berserker della Loggia del Lupo Gottfrid e della sorella Shevarra Dyernina, si sottopone, nel mese di Hammer del 1380, ad un rito Rashemi che gli permise di conoscere cosa si cela nel suo spirito, passo importante, a suo dire, per il cambio della Loggia.

Gesta

Dicono di Lui...

  • Freddo e selvaggio come le terre da cui viene, nonostante ciò sa rivelarsi un ottimo amico e compagno di bevute. Fidatevi di me, non si conosce una persona sin quando non si combatte spalla a spalla con essa! E io ci ho combattuto molte volte! Che il martello di Moradin mi colpisca ora se non ci ho combattuto! *annuisce orgoglioso* - Tharn Stoneshield
  • Jandar è ottimo combattente e guerriero valoroso che non si tira mai indietro, è sempre un piacere combattere al suo fianco. Averne di alleati così... - Krug
  • Possano le stelle essere luce dei suoi viaggi! Il giovane Jandar è un guerriero venuto dall'est impavido come pochi, fiero come un Uthgardt, abile come nessuno. Confido nella sua amicizia, confido nella sua arma! - Enghel
  • Un bestione, da bravo Rashemi qual'è. E' il secondo che ho incontrato della sua specie, e come il primo non ha fatto altro che sputare insulti sul Thay e chi lo governa...gli manca ancora un poco per diventare un guerriero onorevole, il rispetto per gli sconosciuti, ma è giovane, col tempo imparerà. - Amzha Mandhur
  • Quando lo priverò del poco cervello che gli rimane sarà finalmente associabile in tutto e per tutto al cane che è. - Alia Sahn Nerv
  • Spero rammenti sempre Namiir come modello, visto che per adesso più che un onorevole guerriero Rashemi mi sembra un rissaiolo ubriacone seguace del rutto libero. Come un cervo si butta di testa, a capofitto, in tutte le situazioni più spiacevoli e alla fine ci si ritrova sempre impigliato con le corna... - Ledah

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