Ubekhet Villalobos

Da Faerun Legends Wiki.
Versione del 13 feb 2012 alle 20:51 di Il Folle (discussione | contributi) (Dicono di Lei)
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Descrizione Fisica

Khety è una giovane ragazza di 19 anni. Alta circa un metro e 68, ha lunghi capelli biondo lucente e profondi occhi nocciola, uguali a quelli del fratello Aresef. Ha un fisico esile e molto magro, che mette in risalto le forme particolarmente femminile, che solitamente sono coperte da pesanti armature. Nonostante il suo corpo non sia naturalmente predisposto per la battaglia, a causa della magrezza e delle sue forme, sopperisce a quest'aspetto con continui allenamenti, che l'hanno resa piuttosto forte per essere una ragazza. Mantiene sempre un portamento prettamente militare a causa degli anni d'addestramento al Tempio di Torm a Waterdeep, e per la vita che conduce.

Descrizione Caratteriale

Khety si presenta come una ragazza dura. La postura e i movimenti, sempre rigidi e militari, le conferiscono l'apparenza di una donna fedele soltanto al Dovere e alle cause a cui tiene. Poco incline allo scherzo, tende spesso ad apparire fredda e distaccata. E' sempre decisa e ferma nell'ottenere e nel combattere per ciò che ritiene Giusto. Nonostante non accetti facilmente compromessi con quello in cui crede, il suo animo buono la rende particolarmente sensibile alle vicende delle persone che soffrono, verso le quali si mostra più umana e dolce, lasciando trasparire maggiormente il suo lato più femminile.

Storia

Nata a Nashkel 19 anni fa da un'umile famiglia di falegnami, trascorse un'infanzia serena fino all'età di 6 anni insieme ai suoi genitori e ai due fratelli, Aresef e Khal. Questo periodo felice terminò con la morte della madre alla quale era particolarmente legata. L'avvenimento causò in lei un vero e proprio trauma che condizionerà le sue scelte e i suoi atteggiamenti per un lungo periodo della sua vita. Visse un'adolescenza complicata, in cui si chiuse sempre di più in se stessa, cercando di difendersi da altre delusioni che temeva potesse riservarle la sua esistenza. Con grande fatica, verso l'età di 12 anni, riuscì finalmente a reagire, affermando in sé stessa i valori della Furia Leale che le erano stati trasmessi da un paladino, loro amico di famiglia da anni. I valori d'abnegazione al dovere, di fedeltà, di totale dedizione alla lotta contro le ingiustizie la segnarono profondamente, abbattendo con la loro forza devastante il muro che Khety aveva eretto nel suo animo. Ormai lo sapeva, era giunto il momento di andare incontro al suo destino, di trovare il suo posto nel mondo. Divenne insofferente, ma di un'insofferenza rispetto all'apatia degli anni precedenti, voleva fare qualcosa per coloro che esistevano insieme a lei, per coloro che soffrivano per far del bene agli altri. In quel periodo legò moltissimo con il fratello Aresef, poco prima la sua partenza da Nashkel. Il loro rapporto crebbe moltissimo in quei mesi, e l'eventualità che l'ultima figura importante come la madre si allontanasse definitivamente da lei e dalla sua vita la terrorizzava. Quando il fratello partì, inizialmente non fu facile accettare la sua lontananza, ma durante l'anno successivo alla partenza di Ares riuscì a trovare la stabilità interiore che le era sempre mancata, la sua introspezione e la sua apparente rigidità divennero sempre più marcati ed infine, dodici mesi dopo, si sentì pronta. Partì per Waterdeep, avrebbe studiato al tempio di Torm per perfezionare se stessa e i valori che ormai sentiva esser suoi. La corrispondenza con Aresef si infittì, il fratello le dava la forza di andare avanti nei periodi più duri del suo addestramento. Infine, quattro anni dopo si riunirono tutti nuovamente a Nashkel. Tornata nella sua città d'origine si scoprì cambiata rispetto a un paese che invece era rimasto uguale. La sua personalità, durante la prima parte dell"adolescenza ribelle e avversa alle regole per la morte della madre, era stata modellata dagli studi e dai dogmi del Giusto, ormai impressi nella sua anima. Era lontano il tempo in cui scappava di casa per fuggire al dolore del presente, la sua particolare inclinazione e ricettività al comprendere il senso del dovere, della fedeltà, della lealtà dovuta a coloro che sacrificavano se stessi per una giusta causa, la portarono a divenire definitivamente una Paladina della Furia Leale. Poco tempo dopo, terminato il suo addestramento, giunse a Baldur's Gate per andare a trovare il fratello. La sua vita, dopo un periodo di assestamento, è definitivamente cambiata, vedendola diventare un'accolita dei Custodi della Sacra Lama ed allieva diretta del Gran Maestro Rei Ziel. Il periodo che trascorse sotto la guida di Rei fu tra i più importanti della sua vita. Il suo maestro la armò del suo stesso velo di cinismo e disillusione, quello che di solito fa la differenza tra un paladino morto che cade nell'oblio ed uno che vive servendo il proprio dio. Passarono mesi in cui affinò e capì quello che volesse dire essere un Custode della Sacra Lama, mesi in cui imparò a riconoscere la sottile linea che separa le vittorie dal fallimento. Imparò ad usare la saggezza per limitare il coraggio e la totale mancanza di timore che Torm le aveva donato. Conobbe quelle che ora sono le persone che l'accompagnano nelle missioni che intraprende: Dace, Roland, Derek, Eraven... Durante quel periodo visse e portò a termine le sue prime imprese: nel mese di Flamerule del 1381 uccise un Banita dopo averlo scoperto e sfidato in un regolare duello. Pochi mesi dopo partecipò alla difesa del Castello dei Custodi della Sacra Lama contro un orda di Phaerimm e all'assalto contro il Forte dei Falchi d'Argento in cui si erano rifugiati. Infine guidò i corpi di spedizione per il ritrovamento di due Sacerdoti di Ilmater scomparsi in delle oscure gole.

Curiosità

  • La stalliera dei Custodi, Elisabetta, la tratta come una figlia. Ad ogni ritorno di Khety la donna inizia a farle una serie di domande sulla sua salute, su come si senta e su cos'abbia fatto. Solitamente, vista la corporatura molto esile della ragazza, la domanda più importante è "Hai mangiato?".
  • E' la responsabile dell'educazione di Katrina, una bambina che vive insieme ai Custodi della Sacra Lama dopo essere stata liberata dalle grinfie di alcuni malvagi incantatori che la tenevano in ostaggio. Insieme a lei si occupano della piccola, dimorando periodicamente per qualche giorno nei locali attigui al Castello, la sacerdotessa di Selune Ayleen Aduial e la maga Feniweniel Nezfen.
  • Non ama quando le persone prendono poco sul serio i suoi fini o i suoi ideali per il fatto d'essere una donna.
  • Durante il periodo d'addestramento al tempio di Torm a Waterdeep ha legato particolarmente con uno dei ragazzi che studiavano con lei, Mark. Quest'ultimo, che non ha ricevuto il dono del Paladinato, serve come guardia al Tempio stesso.
  • Quando ancora non aveva completo l'addestramento ed era ancora una semplice studentessa al Tempio, odiava per strada ricevere apprezzamenti pesanti e continui sul suo aspetto fisico. Per questo motivo ora preferisce indossare le armature.
  • Ha mitigato l'abitudine di essere frettolosa nel giudicare la gente dopo aver conosciuto la compagna del fratello, Suholy fiamal, una ex prostituta.

Gesta

  • Con un manipolo di eroici compagni, tra cui i confratelli Roland Aerith, Loic, Aseir T'sana, il Gran Maestro Rei Ziel, il mago Par Elidan Firenweer, lo stregone Ediwir Burmann, la sacerdotessa di Selune Ayleen Aduial e altri, ha evitato che la folle Xanafia riducesse l'intero Toril in cenere, recuperando la Sfera della Verità della chiesa di Selune e i quattro i cristalli che hanno permesso al plotone di fare irruzione nella stanza di Xanafia, protetta da demoni e giganti del sole, ed ucciderla.
  • Ha contribuito a condurre il plotone che ha distrutto l'esercito di Non Morti che stava muovendo guerra alle Terre del Nord. Nello stesso giorno, lei e 12 altri eroici compagni sono discesi nelle rovine naniche di Ammarindar, uccidendo il vampiro necromante che controllava l'esercito.
  • Ha condotto la spedizione formata da Seline, Par Elidan Firenweer, Loic, Roland Aerith e Solso contro Vaarkan ed i suoi tre figli, draghi verdi che minacciavano l'alta Brughiera, sterminando anche tutta la Tribù di coboldi che ambivano a controllare la regione come servitori del drago.
  • Ha liberato lo spirito di un nano che infestava i luoghi in cui la sua gente aveva vissuto, sconfiggendo il popolo di Mind Flayer che vi si era stanziato dopo aver sterminato i nani.
  • Ha partecipato alla spedizione che ha liberato Ruby Holyrose, una ragazza di Nashkel, dalle grinfie di una strega notturna, riuscendo a salvarla proprio nel momento in cui la strega stava per dare via a un rituale demoniaco.
  • Ha sconfitto in regolare duello un uomo che professava il nome di Bane dinanzi a lei.
  • Ha partecipato all'assalto contro il Forte dei Falchi d'Argento, sede degli stessi Phaerimm che avevano attaccato i Custodi.
  • Ha guidato il plotone che ha ritrovato i corpi orrendamente mutilati di due Sacerdoti di Ilmater, scacciando i Giganti delle Pietre che li avevano uccisi.

La sua Spada

  • La sua lama si chiama Silivrèn, una splendida spada bastarda in Mithral realizzata dal leggendario fabbro elfico Ryon Valten. Per realizzare questa lama Ryon ha raggiunto le vette della sua arte, creando un opera di fattura unica. La lama è lunga un metro e 10 centimetri, è realizzata in puro mithral e l'elsa è composta da un'aquila ad ali spiegate. In corrispondenza del becco si trova la piccola incisione: "Silivrèn", che in elfico sta per "Bagliore Bianco".

...Silivrèn,

il suo nome sarà Vita per colore che dedicano la propria esistenza alla Giustizia,

ma sarà Morte per chiunque si opponga alla Triade e alla Legge.

[Tratto dalle parole pronunciate da Khety quando ha impugnato la spada per la prima volta]

Non tutti sanno che

  • Ha partecipato ad un pellegrinaggio verso tre luoghi sacri della Triade: il Tempio di Tyr nel Thesk, il luogo della venuta di Torm in Tantras, e il Monastero della rosa gialla, sacro ad Ilmater nel Damara.
  • Il suo Maestro, Rei Ziel, le ha imposto di indossare armature soltanto quando la situazioni lo richiede ed abiti normali in tutti gli altri casi per farle conoscere e accettare anche la sua femminilità.
  • Il paladino che andava spesso a far visita alla sua famiglia era il padre di un ex cavaliere dei custodi, Hector Rionark.

Dicono di Lei

  • I suoi convincimenti, i suoi dogmi sono saldi in lei come le fondamenta di una torre lo sono nella terra... Fiera e decisa riesce ad affascinarmi con questo suo essere "irragiungibile" nella sua stoicità, lei rappresenta, con onore, ciò che perseguo e ciò che non sono, noi siamo le due facce della stessa moneta. Lei ligia e marziale, io istintivo e ribelle...*abbozza un sorriso* Vorrei vederla ridere e vivere il suo essere donna; per troppo tempo negato... La ammiro si...strano a dirsi ma è così! Ehy fesso *lo agguanta per il bavero mozzandogli la risata in gola* shcerza poco: è la sorella di un mio amico chiaro! Derek Silverstar
  • Questa paladina è come una splendida lega non ancora forgiata. Baderò affinchè sul filo della sua lama non vi sia mai neppure una crepa. - Rei Ziel
  • Questa giovane ragazza ha la forza e la fermezza di una vera paladina. Lei forse non lo sa ancora, ma il suo nome sarà ricordato per molto ma molto tempo. Toriel Vhanar
  • Marziale, ligia, quasi innaturale nella sua maniacalità... ha un cuore, dentro quell'armatura, ma l'ho intravisto poche volte. crede fermamente nel valore, nell'ordine e nel suo Dio. E' senza dubbio la mia pedina preferita. - Il Folle
  • Sotto quella fredda e lucida corazza palpita il cuore gentile di una splendida donna, mascherato dietro il rigido codice di vita del suo Credo, forse considerandolo una debolezza che non può permettersi nel suo ruolo attuale. Sento che abbiamo molto in comune, spero solo di riuscire a farle comprendere che la femminilità non è affatto una debolezza, ma un elemento essenziale a renderla completa, che dovrebbe portare con la stessa fierezza con cui indossa quell’armatura luccicante. – Seline
  • La ammiro molto. Anche se è giovane ho molto da imparare da lei, soprattutto quell'autocontrollo che a volte mi manca. Fiero di averla come maestra. Loic
  • Penso che basti una sola parola per descrivere questa donna: Tormita. Lei rappresenta a pieno ciò che questa parola ed è l'esempio perfetto per tutti coloro che fanno parte di questo clero. Par Elidan Firenweer

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